Fatboy Slim: “Continuerò ad andare avanti finché non crollerò"

Il 61enne dj non vuole rallentare e programma una serie di concerti nel mondo, ma niente dischi

Fatboy Slim non ha alcuna intenzione di andare in pensione. Il 61enne DJ si esibirà nei prossimi mesi in Australia, Indonesia, Messico e Las Vegas e ha spiegato di avere ancora la stessa passione per i giradischi che aveva da adolescente. 

Fatboy - il cui vero nome è Norman Cook - ha dichiarato: "Continuerò ad andare avanti fino allo sfinimento. Amo davvero tanto il mio lavoro. Ho ancora una grande passione, sono ancora spinto a fare il DJ come quando ho iniziato a 15 anni. Mi sono disinnamorato di fare dischi - ha detto - ma amo il lato da DJ. Rallentare e abbandonare non è un'opzione. Ho intravisto la pensione ed era l'abisso del golf e dei pranzi infiniti". 

L'autore di "Right Here, Right Now", già fondatore degli Housemartins negli anni ’80, attribuisce alla sua ex moglie, la conduttrice di BBC Radio 2 Zoe Ball, il merito di averlo tenuto con i piedi per terra quando, negli anni Novanta, ha raggiunto la celebrità, essendo lei stessa abituata ai riflettori grazie al suo lavoro di conduttrice. È stata la prima donna a condurre dei programmi mattutini di Radio 1 e Radio 2 per la BBC.

Fatboy ha detto: "Mi stavo divertendo troppo per pensare al giorno dopo o a quello successivo. Era come essere in cima a un'onda gigantesca e dovevo rimanerci. Zoe mi ha aiutato a superare la situazione - ha confessato - perché lei aveva già conosciuto quel livello di fama, è una persona molto gentile e premurosa e ha avuto il merito di controllare il mio ego. Mi ha aiutato a superare i momenti più difficili. Potevamo parlarne perché eravamo sotto gli stessi riflettori. È stato bello avere un'anima gemella al mio fianco". 

Di recente Fatboy ha rivelato di non potersi impegnare a lavorare con il DJ e produttore discografico Fred Again, in quanto non riesce a capacitarsi della tecnologia utilizzata nella musica moderna. 

Parlando a Apple Music 1, ha detto a Rebecca Judd: "Tutti cercavano di farci lavorare insieme. Io pensavo: 'Non posso stare nella stessa stanza con lui'. Non saprei da dove cominciare, visto quello che sta facendo con la tecnologia. Io sono della vecchia scuola - ha fatto notare - sono OG (un Old Ganster, acronimo che veniva usato per indicare coloro all'interno di un'organizzazione criminale che mantenevano gli "antichi valori" di correttezza, fair play) e sono abituato a suonare i dischi con il cross-fader e magari a usare un po' di campioni, ma lui sta passando al livello successivo. Non mi sento nella stessa conversazione con lui. "Me ne stavo lì seduto a guardarlo stupito e a chiedergli: "Come cazzo hai fatto?"".

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