Il ritorno dei Garbage dal vivo: 30 anni di carriera da celebrare

Brani storici, novità e un po’ di chiacchiere: “Adoriamo Taylor Swift, ma noi siamo tutt’altra cosa”

Era da prima della pandemia che i Garbage non si esibivano in concerto in Italia, rimanendo una di quelle storiche band da riascoltare live dopo un po’ di tempo. I cinque anni di assenza del gruppo nel nostro Paese vengono interrotti la sera del 26 giugno, quando Shirley Manson, Duke Erikson, Steve Marker e Butch Vig, insieme alla bassista Ginger Pooley, già in forze agli Smashing Pumpkins, mettono piede sul palco del Circolo Magnolia di Segrate, alle porte di Milano.

Verso le 21:20, dopo il set in apertura di Romina Falconi, è la registrazione strumentale di “Happy home” a segnare l’inizio del concerto dei Garbage, mentre ogni membro della band raggiunge la propria posizione sul palco. Forti e nette linee di basso aprono ufficialmente le danze, con il gruppo che sceglie di pescare il primo brano della scaletta dai propri esordi. “I would die for you, I would die for you”: la voce di Shirley Manson entra decisa e limpida, non tradendo il carattere ammaliante dei primi versi di “#1 Crush”, pronunciati come un mantra. La frontwoman si prende il centro della scena, nel suo abito nero con strati di tulle colorati e destrutturati, lasciando l’interpretazione tanto alla voce quanto ai movimenti del corpo, che insieme ai giochi di luce e visual danno carattere a una scena essenziale. Il pubblico reagisce e si lascia in balia dell’ambiente sonoro che viene costruito brano dopo brano. La solidità del suono, con una precisa cifra stilistica, tra pop, elettronica, rock alternativo, new wave e industrial, arriva dalla precisione alla batteria di Butch Vig - il cui nome si sente citare spesso nei discorsi dei fan in attesa dello show, essendosi assicurato un posto nella storia del rock fin dal produzione di “Nevermind” dei Nirvana, e dalla fantasia di Steve Marker alla chitarra e alle tastiere, oltre che dal caratteristico tocco del chitarrista Duke Erikson. 

26 giugno 2024 - Circolo Magnolia - Segrate (Mi) - Garbage in concerto

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Al Circolo Magnolia debutta il nuovo tour europeo dei Garbage che, oltre a segnare il ritorno della band dopo cinque anni nel Vecchio Continente, segue la pubblicazione dell’album “No Gods No Masters” del 2021, l’uscita della raccolta “Anthology” nel 2022 e la recente riedizione di “Bleed Like Me” del 2005 in vista del ventesimo anniversario. Al pubblico milanese la formazione originaria di Madison, nel Wisconsin, svela quindi come intende celebrare in concerto i quasi trent’anni di carriera, come un gruppo dall’identità ben definita. Dal lato b del singolo di debutto “Vow“, si passa all’ultimo disco con “Godhead”, seguita da uno dei brani più significativi della discografia dei Garbage, “I think I’m paranoid”. Il concerto è appena cominciato, ma fin da subito la band capitanata da Shirley Manson decide di proporre al pubblico alcuni dei suoi pezzi più amati, continuando con “Cherry lips”. Dalla loro, però, i Garbage hanno molte altre canzoni importanti per la loro storia. La scaletta continua con brani storici - “Special”, “Metal Heart”, Run Baby Run” e “Hammering in My Head” - intervallati ad alcuni più recenti, ma sempre rivelando anche la loro anima più emotiva, ma soprattutto più impegnata. “The women who crowd the courtrooms / All accused of being whores”, canta Shirley Manson nell’audace “The men who rule the world”, introdotta dal rumore di una slot machine e poi sostenuta dalle percussioni e da suoni elettronici. 

Oltre che attraverso le proprie canzoni, la frontwoman dei Garbage si ritrova a condividere le proprie sensazioni e posizioni rivolgendosi direttamente al pubblico in più momenti della serata, scusandosi sempre per saper dire in italiano solo “Grazie mille”. “Sono scozzese, non ho avuto la fortuna di imparare altra lingua”, scherza Shirley Manson, esprimendo poi la gratitudine a nome della band di essere nuovamente in tour in Europa. Ai presenti della prima data del tour, tra le altre cose, i Garbage regalano il debutto dal vivo di “The creeps” da “No Gods No Masters” (“Un album di cui sono molto fiera”, afferma Manson introducendo il brano). Non mancano poi “The trick is to keep breathing”, “Bleed like me” e “Stupid girl”, prima della cover della serata, durante la quale i Garbage tornano a rileggere “Cities in Dust” di Siouxsie and the Banshees. Per introdurre la cover, Shirley Manson si prende un momento per elogiare Siouxsie Sioux e condividere una riflessione sull’essenza dei Garbage: “Noi come band siamo riusciti a raggiungere un grande traguardo, che è quello di vivere grazie a questo gruppo. Siamo ormai vecchi, siamo brutti, siamo strani, non siamo mainstream o popolari. Eppure festeggiamo trent’anni carriera, durante i quali abbiamo tenuto duro e siamo sempre rimasti sulla nostra strada, con un atteggiamento un po' punk. Perché non ci importa di essere famosi come Taylor Swift. Io adoro Taylor Swift, è fantastica, prende giuste posizioni, ma noi  siamo tutt’altra cosa, siamo di un’altra scuola. Abbiamo un background punk completamente diverso, facciamo un altro tipo di spettacolo. Ma soprattutto in questo momento della nostra vita, per noi è straordinario quello che abbiamo. E devo fare un grande ringraziamento a Siouxsie Sioux per essere stata d’ispirazione”.

I Garbage sono sul palco già da più di un'ora, ma hanno intenzione di regalare al pubblico molta altra musica. Arrivano quindi "Push it", "When I grow up" ("'Quando crescerò...', cantavo quasi trent'anni fa. E penso di non aver ancora raggiunto la maturità, forse fisicamente, ma interiormente sono immatura", racconta Manson in un momento di chiacchiere sul palco) e  "Why do you love me" ("Un brano tratto da un album molto importante per la nostra storia", spiega la cantante celebrando "Bleed like me" e ricordando anche il contributo decisivo di Dave Grohl). "Vow" porta verso la parte conclusiva del concerto, che dopo un momento di pausa nelle quinte vede i Garbage tornare in scena. "Non sono brava con i saluti. In Scozia diciamo 'Fuck you'", afferma Shirley Manson prima di far scegliere al pubblico la prossima canzone. La scelta ricade su "Milk" a discapito di "No horses", mentre la conclusione arriva con "Only when it rains" da singalong. "Be safe, be good, be brave, we love you": è l'ultimo messaggio che la band lascia ai fan italiani prima di congedarsi. 

Ecco la scaletta:

#1 Crush
Godhead
I Think I'm Paranoid
Cherry Lips (Go Baby Go!)
Special
The Men Who Rule the World
Metal Heart
Run Baby Run
Hammering in My Head
The Creeps
The Trick Is to Keep Breathing
Bleed Like Me
Stupid Girl
Wolves
No Gods No Masters
Cities in Dust - Cover di Siouxsie and the Banshees
Push It
When I Grow Up
Why Do You Love Me
Vow

BIS

Milk
Only Happy When It Rains

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