Il quotidiano britannico The Guardian ha pubblicato una intervista al 68enne rocker Billy Idol che, dopo avere iniziato come frontman dei Generation X, gruppo punk britannico della prima ora, si affermò come solista negli anni Ottanta con canzoni quali “Rebel yell”, “Eyes without a face” e “Dancing with myself”.
A Idol, il cui vero nome è William Michael Albert Broad, sono state poste parecchie domande, tra queste anche se fosse vero che una volta rubò i master tapes dell'album del 1983 “Rebel Yell” a causa di un litigio con l'etichetta discografica.
Questa la sua versione dei fatti riguardo l'accaduto: “Fu a causa della copertina. Io dicevo: 'C’è un difetto in questa immagine e se la ingrandiamo le cose peggioreranno'. La casa discografica cominciò a dire: 'Lo lasciamo. Non è così male.' Io ho solo pensato: 'Non permetterò che ciò accada. È davvero stupido. Devono solo ristampare l'immagine. Non ascolto quello che dicono i ragazzi della casa discografica. Anzi, li ricatterò.' Così andai agli Electric Lady (studi di registrazione di New York, ndr)) nel cuore della notte, sapevo dove erano le scatole con le registrazioni. Le presi, uscii dallo studio e li diedi al mio spacciatore di eroina. Poi telefonai alla casa discografica e dissi: 'Il ragazzo a cui li ho dati li metterà in giro di contrabbando in un paio di giorni se non cambiate quell'immagine'. Cedettero. Non lasciare che ti mettano sotto i piedi.”