Nemo, chi è la star non binaria che ha vinto l'Eurovision

Si esibisce con un abito rosa piumato. Il brano è un inno alla fluidità: .

Ad un certo punto aveva messo la freccia e sorpassato a sinistra l’altro favorito alla vittoria, il croato Baby Lasagna con la sua “Rim tim tagi dim”, poi quest’ultimo è tornato in pole position ed è stato dato per favorito fino all'ultimo. Ma Nemo non si è arreso: il cantante, in gara con la sua “The code”, ha stravinto nelle giurie nazionali e ha preso punti sufficienza per battere il rivale  e vincere all’Eurovision Song Contest 2024.
Ve l'avevamo detto: guai a considerare Baby Lasagna il vincitore annunciato: con “The code” Nemo puntava a sparigliare i pronostici. Ce l'ha fatta.

La canzone della popstar svizzera, icona della comunità lgbtq, un inno alla fluidità di genere, può appassionare tantissimo il variegato popolo dell’Eurovision Song Contest. Nemo Mettler, questo il vero nome del cantante, classe 1999, la canta su una pedana rotante, indossando un abito piumato color rosa e una gonna: “Il brano parla dell’infrangere i codici - ha detto Nemo, che nelle interviste chiede di essere indicato con i pronomi inglesi they/them, di genere neutro, al quotidiano elvetico Le Matin - penso che tutti noi abbiamo desiderato superare certi limiti nella nostra vita. Nel mio caso, è perché non sono binario. Non mi sento né uomo né donna. Sono da qualche parte tra i due”.

Nessuna scaramanzia. Nemo lo diceva chiaramente: “Il mio obiettivo? Vincere l’Eurovision”. Nel brano mischia gorgheggi da soprano lirico a versi rap. Il risultato finale è qualcosa che rimane in bilico tra il disastro e il trionfo: “Questa canzone è composta da diverse sfaccettature della mia personalità. Ho studiato canto lirico dai 9 ai 13 anni. Lo amavo. Poi ho inziato ad ascoltare rap e l’ho fatto per molot tempo. Oggi mi sento a mio aggio nel pop. Metto insieme tutto questo per creare un pezzo magico”, dice. Stasera non dovrebbe faticare a conquistare uno degli ultimi dieci pass che rimangono a disposizione per la finalissima di sabato. Dovrà vedersela con la maltese Sarah Bonnici, l’albanese Besa, la greca Marina Satti, la ceca Aiko, l’austriaca Kaleen, la danese Saba, gli armeni Ladaniva, il lettone Dons, gli spagnoli Megara (che però rappresentano San Marino), la georgiana Nutsa Buzaladze, il belga Mustii, gli estoni 5miinust e Puuluup, l’israeliana Eden Golan, i norvegesi Gåte e l’olandese Joost Klein.

In Svizzera Nemo si è fatto conoscere nel 2015 grazie al singolo “Du”, scritto in tedesco svizzero, che ha scalato la classifica ufficiale elvetica, la Schweizer Hitparade. Nel 2018 ha vinto quattro premi agli Swiss Music Awards, i principali riconoscimenti musicali svizzeri, conquistando le statuette come “miglior brano svizzero”, “miglior artista svizzero”, “miglior esibizione live” e “miglior artista solista maschile”. Nel 2021 ha partecipato alla versione svizzera de “Il cantante mascherato”, classificandosi quinto. “The code” conta già 6 milioni di stream su Spotify: “Ciò che rende questa canzone così speciale è il fatto di poter dire davanti a tutti che mi sento bene e che sono esattamente chi voglio essere”.

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