Ermal Meta: “Se è una femmina si chiamerà Fortuna”

Il nuovo disco del cantautore racconta pensieri ed emozioni alla figlia in arrivo a giugno

A giugno Ermal Meta diventerà per la prima volta padre. Lui e la sua compagna sono riusciti a mantenere il segreto sino ad ora (“Anche per la nostra privacy abbiamo deciso di andare a vivere in un paesino sul mare in Puglia”). Ma adesso la notizia è pubblica e con l’arrivo della paternità gli stati emotivi, le sensazioni e le visioni cambiano e, come spesso succede agli artisti, si ha l’esigenza di mettere nella propria arte tutto quello che si sente, si vede, si percepisce. Così “Buona Fortuna” diventa una sorta di album testamento che un padre scrive per il futuro del nascituro, per consegnarle/gli il suo presente quando sarà il momento.

“Questo nuovo lavoro è un album che amo profondamente, diverso dagli altri, frutto di un’ispirazione nuova mai provata sino a ora.” Così dice Ermal che prosegue: “è un album di memorie perché non voglio dimenticare quello che ero. Lo farò ascoltare a mia figlia, quando sarà in grado di capire per farle vedere cosa vedevano i miei occhi e sentiva il mio cuore. Una raccolta di memorie altrimenti destinate all’oblio. È frutto di un lavoro dentro di me che non avevo mai fatto.”

“Buona fortuna”, disponibile dal 3 maggio, ruota intorno a un concept già espresso sin dal titolo. Ma Fortuna è anche il nome della figlia in arrivo. “La scelta del nome nasce in un modo particolare. Ero nel mio studio domestico - spiega il cantautore - lavoravo al testo di “Ironica” prima di cantarlo. Chiara (la sua compagna) era seduta sul divano e con il suo interessante intuito mi ha invitato a riflettere sul concetto di fortuna. Così ho scritto il testo definitivo e mentre la cantavo ho pensato: se è una femmina si chiamerà Fortuna. La stessa cosa l’ha pensata Chiara. E così sarà.”

Ognuna delle dodici canzoni che fanno parte dell’album, così come i fili legati alla balena in copertina (un disegno del fratello di Ermal), conducono al concetto di fortuna, elemento essenziale della vita. “Il concept di questo album - dice - è la ricerca della fortuna e di un posto nel mondo attraverso la quotidianità, vivendo la tua vita in maniera semplice.” Alla fortuna l’autore assegna un valore preciso, concreto e non aleatorio. “Quelli incontrollabili sono il caso, la sorte. La fortuna te la costruisci, la si raccoglie, dipende dalla tua volontà. Il caso vola, ma la fortuna cammina più lenta. Bisogna - conclude - essere pronti a catturarla a legarla ai fili e portarla appresso.”

“Buona fortuna” arriva dopo tre anni di silenzio musicale, ma è stato ugualmente un tempo pieno, segnato anche dalla scrittura del corposo romanzo “Domani e per sempre” (edito da La nave di Teseo nel 2022). “In questo periodo ho avuto tanti cambiamenti: la casa discografica, il management e ho dovuto re imparare tante cose su di me. Poi c’è stato il romanzo e sono sembrato distante dalla musica, ma non è così. La scrittura musicale è un viaggio e io ne stavo facendo un altro. Poi non sono bravo a scrivere al di fuori dell’ispirazione, su cui devo fare grande conto, non scrivo sistematicamente.”

Infine l’ispirazione è venuta e successivamente accelerata con la notizia del nuovo arrivo. “All’inizio ero bloccato perché non era abbastanza quello che provavo. Poi ho capito che si trattava di accettare che quelle fossero le parole giuste. Con la paternità sono arrivate nuove emozioni e sentimenti, nell’attesa di diventare un’altra persona. Non è un disco scritto di getto e dopo la notizia, è un album di foto che lascio in eredità.”

Con l’accumulo di esperienza Ermal Meta ha anche modificato il suo approccio mentale e musicale, soprattutto ha fatto tesoro del proprio lavoro di autore conto terzi. “Penso di essere cambiato, mi sento musicalmente più diretto. D’altronde sono un musicista che ha imparato a cantare. Ho ritrovato la semplicità che avevo quando facevo l’autore per altri, quando scrivevo cose che dovevano essere facili. Ora ho deciso di seguire di più questa strada anche nel mio mondo musicale. E così pure nei testi: ora scrivo in maniera diretta, più ancora di anni fa.”

“Buona Fortuna” contiene due featuring: Levante (su “Io e te”) e Jack La Furia (su “Male più non fare”). “A canzoni finite mi sono accorto che c’era bisogno di qualcuno in più, una voce per raccontare la storia che avevano dentro. Così ho chiamato Claudia (Levante) perché, con la sua cazzimma, era ideale per quel brano e ha dato l’anima che mancava alla canzone. Lo stesso per Jack La Furia. Ho avuto la netta sensazione che il ritornello richiedesse qualcuno ed ho subito pensato a lui. “”È una bomba, Bro!” mi ha detto dopo averlo ascoltato ed è stato velocissimo nello scrivere la sua parte. Siamo molto distanti come generi ma non nelle intenzioni, entrambi ci ricordiamo del perché abbiamo iniziato a fare musica: esprimerci.”

Già, esprimersi. Per Ermal lo scopo della musica è quello, ma nella sua vita ha anche un ruolo salvifico, come per molti altri d’altronde. “Ho iniziato a scrivere per salvarmi, anche se tutti mi dicevano di fare altro. Io ora senza musica sarei diverso. Ho avuto problemi nella gestione della rabbia e la musica mi ha aiutato a risolverli. La musica mi ha dato uno scopo, fin dai tempi de La Fame di Camilla anche se non mi faceva guadagnare da vivere. Con la scrittura per altri ho iniziato a diventare professionista e guadagnare. Con la musica ho incontrato persone per me importanti, ho fatto bellissime esperienze di vita e non solo musicali. Devo per forza essere positivo. Nelle mie canzoni non sono mai triste, al massimo c’è della malinconia che ha un valore diverso dalla tristezza. La malinconia ha il sapore delle cose bellissime che ci sono state o che non sono state tali. In me c’è grande positività e ottimismo.”

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