Bono: "Gli U2 continuano a prendermi per il culo, in studio"

Le dinamiche della band, raccontate dal cantante e da Edge. Intanto potrebbe uscire un nuovo singolo

È un periodo di iperattività per gli U2 e non solo per i concerti a The Sphere, che termineranno il 2 marzo, dopo 40 repliche. La band ha appena ripubblicato "Achtung baby" in versione "spaziale", qualche tempo fa ha reso disponibili (seppure in maniera inconsueta) dei remix ambient delle canzoni del disco. È appena uscito un remix di "Atomic city" a cura di David Guetta, mentre per il Record Store Day uscirà una nuova versione dal vivo della canzone, pubblicata lo scorso settembre ad inizio della residency. Ma non è finita qui: c'è in arrivo un nuovo singolo, mentre in un libro ufficiale Bono parla delle dinamiche della band e di come gli altri membri della band lo prendano per i fondelli per le sue manie in studio.

Un nuovo singolo

Secondo quanto riportato nei giorni scorsi da U2Songs, affidabile fansite, la band potrebbe pubblicare un altro singolo, "Glorify": si tratta della canzone che viene diffusa dagli altoparlani in chiusura dei concerti a Las Vegas. La canzone è stata registrata dalla band con Brittany Howard alla voce, ma Bono a Las Vegas spesso la canta dal vivo sulla base, come potete sentire dalla registrazione sotto. Il brano - che non è nell'album solista della cantante degli Alabama Shakes, appena uscito - verrebbe pubblicato come singolo autonomo: U2 Songs inizialmente ipotizzava un'uscita per il Record Store Day, ma come dicevamo poco fa, l'uscita della band sarà una nuova versione di "Atomic city", quindi presumibilmente bisognerà attendere ancora un po'.

Le storie inedite nel libro delle "Lyrics" per i fan

In queste settimane gli iscritti al fan club hanno ricevuto il consueto regalo: quest'anno non è - come spesso in passato - un album dal vivo, ma un libro ufficiale con i testi delle canzoni e materiali inediti. La pubblicazione è divisa in due parti: "The Complete Lyrics 1979-1988 Vol 1" è dedicata alla prima fase della band, mentre il secondo volume sarà il regalo per il prossimo anno. Si tratta di un pregiato volume rilegato del formato di un album, con i testi delle canzoni, molte foto ma anche testi originali della band e di diversi collaboratori.

Presentando l'iniziativa ai fan, gli U2 avevano promesso materiali e storie inedite - impegno non semplice da mantenere, vista la quantità di aneddoti che Bono aveva già inserito nella sua autobiografia "Surrender", uscita a fine 2022. Ma è effettivamente così: ogni capitolo è dedicato ad un album e ha l'introduzione di un collaboratore della band, da Steve Lillywhite a Daniel Lanois, con approfondimenti di Edge che racconta la storia di alcune canzoni.

Le dinamiche della band

Bono firma solo l'introduzione: poco più di due pagine, ma con passaggi davvero memorabili. Raccontando come scriveva canzoni nella prima fase della band, scrive

È una definizione pigra spiegare le canzoni come pagine di un diario? Le mie prime canzoni erano una sorta di diario, non di specifici momenti ma la registrazione di un groviglio di sentimenti che cercavo di districare. 
(...)
Raramente ho dedicato del tempo ai primi testi degli U2... per alcuni lettori potrebbe non essere una sorpresa. Spesso li inventavo sul momento: il suono delle parole era spesso importante quanto il loro significato. Non avevo ancora scoperto il cruciverba che permette di inserire le voci del tuo diario in un ritmo o cadenza specifici.

Ed è qua che Bono racconta delle dinamiche interessanti della band, spiegando che ancora oggi viene preso per il culo ("Take the piss") dal resto della band quando in studio non vuole cantare i suoi testi in studio:

La band continua a prendermi per il culo quando sono riluttante a cantare in studio.
La battuta preferita di Edge? "Nessuno ascolta i testi". Steve Lillywhite? "Sono solo tre minuti, puoi almeno farci un ritornello..."
Il lato positivo è stato che ho potuto dedicare più tempo agli arrangiamenti, alle parti musicali della band, alla produzione. E quando si canta senza parole, come spesso faccio io, si arriva ad un punto che la bravissima cantautrice Brandi Carlile mi ha recentemente descritto come il "non-luogo" tra il mondo di ciò a cui stai pensando e il mondo di ciò che senti.

Le pagine si chiudono con una foto, con Bono che, nei Sun Studios di Memphis, scrive sotto una foto del "Million dollar quartet": Johnny Cash, Elvis Presley, Carl Perkins, Jerry Lee Lewis:

Sarò sempre orgoglioso che ci sia un ritratto di Johnny Cash ai Sun Studios  al centro della copertina apribile di Rattle and Hum. Con "The Wanderer" sarebbe rimasto al centro del decennio successivo mentre ci imbarcavamo in una nuova fase sperimentale, un altro approccio alla scrittura di canzoni. Era una bella distanza e tuttavia solo un breve passo.

La versione di The Edge

Più avanti nel libro c'è anche la versione di Edge sulle dinamiche del gruppo. Parlando della genesi di "I still haven't found", il chitarrista spiega:

Ciò che amo delle dinamiche di gruppo e del lavoro con Bono in particolare è  la sfida creativa e la conversazione che può avvenire al loro interno, in questi momenti.
È una sorta di comprensione intuitiva: non è qualcosa che devi mai spiegare o articolare, lo capisci semplicemente quando lo ascolti. L'idea è là fuori: insieme se ne vedono piccoli scorci, come trovare i pezzi di un puzzle: "Ci manca un pezzo di cielo, qui... Oh, eccolo!"

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