“Se ho mai pensato che la mia carriera si fosse arenata prima che ‘Another love’ mi riscattasse? Oddio, tosta come prima domanda”, sorride dall’altra parte del telefono Tom Odell. Ma come si può non partire dalla hit da oltre 2 miliardi di streams su Spotify che negli ultimi due anni ha permesso al cantautore britannico classe 1990, talento tra i più puri e cristallini della sua generazione, di riposizionarsi sulle scene, per raccontare il suo ritorno? Se l’artista di Chichester, cittadina dell’estremo sud del Regno Unito, sta promuovendo a livello mondiale il suo nuovo album “Black friday”, nei negozi e sulle piattaforme dal prossimo venerdì, è anche grazie al clamoroso boom della canzone originariamente uscita nel 2013 e diventata a sorpresa un tormentone dopo essere stata riscoperta su TikTok. Suonata da Odell nella primavera del 2022 in un atrio della stazione ferroviaria di Bucarest per i profughi ucraini, un mese dopo l’inizio della guerra, per un’iniziativa di un’organizzazione umanitaria (“La gente si è radunata intorno a me. È stato commovente”), “Another love” è stata scelta nell'autunno dello stesso dalle donne iraniane scese in strada e nelle piazze per manifestare contro la polizia morale per la morte di Mahsa Amini - la 22enne arrestata a Teheran dall’unità speciale di polizia che vigila sul rispetto del rigido codice di abbigliamento imposto alle donne, obbligate a portare il velo, poi morta misteriosamente in carcere pochi giorni dopo - come colonna sonora delle loro proteste. “Alti e bassi possono esserci. Sarebbe tirannico il contrario. Ma non ho mai avuto la sensazione che fosse tutto finito”, riflette il cantautore.
Non è che ora ci si aspetta da Tom Odell solo brani in stile “Another love”? “Potete anche aspettarvelo, ma temo che resterete delusi”, scherza lui. Il nuovo album vede il cantautore, che in patria ha vinto un Brit Award e un Ivor Novello Award, tra i premi musicali più ambiti nel Regno Unito, entrare in un nuovo capitolo musicale. Armato di un ritrovato senso di libertà e controllo creativo, ha registrato le tredici canzoni incluse in “Black friday” - che arriva a un anno e mezzo dal precedente “Bast day of my life” ed è il suo sesto disco dall’esordio del 2013 con “Long way down” - nel suo studio, con la chitarra sulle gambe, cantando e registrando i brani nello stesso modo in cui li ha composti, con assoluta autenticità. Qui e là sembra di ascoltare echi di Bon Iver. Odell non smentisce: “Non l’ho ascoltato moltissimo in fase di composizione, però mi piace tantissimo. E l’idea che le mie canzoni possano essere accostate al suo stile mi fa sentire onorato. Ho registrato queste canzoni tra l’inverno e della primavera dello scorso anno. Ho cercato di lasciarle il più possibile non prodotte, con la speranza che fossero il riflesso più vero di come mi sentivo in quel periodo”.
Da “Answer phone” a “The end”, passando per “…Will be the death of me” e “Somebody else”, nei testi ricorrono allusioni alla salute mentale. Ne canta anche nel brano che dà il titolo all’album, uno dei singoli scelti per anticipare il progetto: “It’s all in my head / it’s all in my mind”, urla nel ritornello. “Come musicista e come artista più in generale, mi sento attratto dalle parti oscure della mia mente. Mi ispirano. E vivo la scrittura come qualcosa di misterioso e di mistico. È un lavoro di introspezione. Dici cose che altrimenti non diresti”. Odell crede profondamente nel potere salvifico della canzoni: “Come musicisti siamo solo intrattenitori. A me piace pensare che quando sei stanco e ti senti sconnesso dal mondo, una canzone possa farti sentire meglio”, spiega.
Il tour internazionale legato al nuovo album “Black friday” porterà il cantautore anche in Italia. Tom Odell sarà in concerto il 4 aprile prossimo all’Alcatraz di Milano. I biglietti sono sold out da mesi: “Amo l’Italia: l’ultima volta che ho suonato da voi è stato lo scorso luglio, a Gardone Riviera, un luogo magico. Ho un rapporto speciale con i fan italiani e non vedo l’ora di incontrarli sotto al palco”.