Jamie XX, Oliver Sims e ora Romy Madley Croft, o più semplicemente Romy: la cantante e chitarrista è l’ultimo membro del gruppo inglese a debuttare come solista. Jamie è da anni uno dei più stimati producer e DJ della scena elettronica inglese; Sims ha pubblicato lo scorso anno “Hideous bastards”. Romy, a sua volta attiva da tempo come autrice per altri artisti e come DJ, pubblica “Mid air”, un album legato più al clubbing che all’indie rock minimale della band - che pure è ferma da diversi anni, ma sta per rientrare in studio.
"Sono parte degli XX da quando avevo 15 anni, per 19 anni: sono una grande parte della mia vita”, racconta Romy a Rockol. “Non è che mi sono detta: ora voglio fare un progetto solista. Ho iniziato a scrivere qualcosa per altri artisti, una cosa più semplice da gestire e con meno pressione, ma alcune delle cose erano molto personali e ho deciso di tenerle per me: sono diventate le mie canzoni”, spiega.
Romy & Fred
L’album è musica da club, sì, ma personale, vulnerabile. “Mid air” fa venire in mente il suono e l'approccio emotivo all'elettronica di Fred Again..: Non a caso, perché è il co-produttore del disco: Romy racconta che i due si conoscono da 5 anni, da prima che Fred Gibson diventasse una superstar, quando era solo un produttore e autore, come lei. “Ci siamo conosciuti per caso, ci siamo trovati e abbiamo iniziato a lavorare assieme: il punto di svolta è stata ‘LoveHer’, che ho messa in apertura del disco: l’ho scritta assieme a Fred, quando anche lui non aveva ancora pubblicato musica sua. Mi ha chiesto di chi parlava quella canzone: ho capito che parlava di me, che avevo qualcosa da dire di mio, fuori dalla band". A proposito del successo di Fred Again (Madison Squarden ed headliner al Coachella con Four Tet e Skrillex, in questi giorni 4 concerti esauriti da 10.000 persone all'Alexandra Palace di Londra, nominato al Mercury Prize), dice: "Sono orgogliosa di ciò che sta facendo. Il suo aiuto è stato fondamentale nel dare forma a questa musica pop-dance: senza Fred questo progetto non esisterebbe”.
Confessions on the dancefloor
“Mi piace la tecno strumentale”, continua Romy, spiegando il suo approccio alla musica da ballare, “ma ho bisogno della voce e delle emozioni per elevare la mia esperienza sul dancefloor. Mi piace la musica che invita l’ascoltatore a mettersi in relazione con chi canta. Per me fare musica è un modo di dare forma alle mie emozioni e di processarle, una sorta di auto terapia, mi aiuta a capirmi. Uno dei momenti più belli che mi è capitato è quando una persona in un club mi ha raccontato quanto ‘Strong” l’ha aiutato ad affrontare un lutto, una perdita”. Queste canzoni, racconta Romy, sono state testate nei suoi DJ set: “Clubbing ed elettronica sono una parte della mia vita; sono stata contenta di mettere da parte la chitarra, con cui sono cresciuta ma che tende a diventare una coperta di sicurezza. Mi piace esplorare le sfumature del suono che l’elettronica permette”.
L’altro grande nome dell’album è Stuart Price, storico produttore di Pet Shop Boys e Madonna: “Mid air” ha una componente nostalgica, di riferimento alla dance classica, e Romy cita proprio “Confessions on a Dance Floor” tra i suoi riferimenti preferiti: “Sono ispirata da molta musica del passato, canzoni con cui sono cresciuta ta la fine del ’90 e i primi anni zero. Volevo creare un equilibrio tra l’apprezzare e riconoscere le canzoni del passato e avere un sound contemporaneo”, spiega. “Sono contenta che una persona con la storia di Stuart Price fosse interessata a quello che volevo fare, che apprezzasse quel suono che volevo celebrare. Non volevo lavorare con qualcuno che mi facesse sentire imbarazzata per i riferimenti a quella musica”, racconta.
Il ritorno degli XX
Nel disco c’è anche l’amico di una vita Jamie XX, in “Enjoy your life”. Ma uno dei momenti più iportanti è stato il “vai” che le ha dato il producer: “Jamie mi ha sempre sostenuto, mi ha dato una mano non solo su quella canzone ma anche dicendomi che dovevo confrontarmi con altri musicisti, spingendo a sperimentare, lasciandomi libera di andare in un certo senso. Sono grata che ci sia ancora gente che pensa agli XX dopo questo tempo, non lo do per scontato. Presto torneremo in studio, nei prossimi mesi: siamo ancora una band, siamo amici, è stato importante fare progetti solisti e ora non vedo l’ora di capire cosa faremo assieme dopo questo tempo e queste esperienze”