Giancane e Zerocalcare: musica e disegni con le stesse idee

I due amici si trovano sul palco per due eventi speciali. Recensione e scaletta di Milano

Quello tra Giancane e Zerocalcare è un consolidato rapporto professionale e di amicizia che va avanti da anni e che ora ha trovato anche uno sbocco live in due date speciali del "Tutto Male Tour Estivo 2023": primo appuntamento a Cesena per Acieloaperto presso la Rocca Malatestiana e l’altro a Milano al Circolo Magnolia. Due serate che hanno visto i due artisti insieme sul palco per un esclusivo live disegnato: Giancane suona, Zerocalcare disegna.

Un approccio punk

Ex componente del celebre gruppo romano Il Muro del Canto, Giancane, al secolo Giancarlo Barbati Bonanni, ha un approccio live decisamente punk, con chitarre che suonano forti, canzoni brevi che raccontano con rabbia e ironia ciò che vede e lo circonda, parlando di disagio, di adolescenza (forse un po’ fuori tempo massimo, visti i suoi 43 anni), denunciando le storture di questa società. E tutto questo lo fa appunto con rabbia e ironia. Mettendo però una chiara visione anche politica.

Colpisce poi il suo rapporto con il pubblico, diretto, frontale, quasi brutale, non mediato empatico e divertito. Tutto questo è punk, non solo dal punto di vista musicale (come è comunque). Non c’è persona che non canti, non c’è persona che non conosca la sua musica e al concerto del Magnolia non c’era poca gente.

I disegni raccontano e accompagnano

Mentre le canzoni scorrono Zerocalcare con il suo inconfondibile stile disegna “raccontando” ciò che Giancane esprime nei suoi testi. È una bella simbiosi, frutto di una complicità e di una medesima visione della vita e delle cose. D’altronde è lo stesso Giancane, chiedendogli anni fa di fare il video disegnato di un suo brano, che lo ha introdotto nel mondo del cartone animato che poi lo ha portato a realizzare le sue serie di successo.

Diciamo però che l’apporto di Zerocalcare non è fondamentale; i suoi disegni che scorrono sullo schermo a fondo palco, sono dei riempitivi, dei preziosi riempitivi, ma l’attenzione resta focalizzata su Giancane, sulla sua musica, sul suo approccio anche quando Zerocalcare da' vita ai suoi disegni o mentre i due si scambiano battute e opinioni. Tuttavia è un piacere vedere i disegni prendere forma in diretta, in base all’ispirazione del momento. È comunque un’unione (non fondamentale) che rinforza.

I mille temi delle sue canzoni

Giancane sa come stare in scena; ride, scherza con le prime file del pubblico, introduce quasi tutti i brani e a volte racconta le canzoni dai testi decisamente espliciti quando parla di disagio, ipocondria, vita difficile o (volutamente) ai margini in un rifiuto di certi aspetti sociali e valoriali del presente. Ma non dimentica nemmeno una critica agli anni ’80 con “Limone” (chiaro riferimento alla tossicodipendenza) ricordando anche di aver scritto “Siringhetta” (sulla droga negli anni ’80) quella che lui definisce uno “Z side” realizzata per una radio romana ispirata da Celentano, intenzionalmente dimenticata ma inevitabilmente bloccata dalle strette maglie della rete.

I personaggi politici

Ci sono poi due episodi chiaramente politici, quando nell’introduzione di “Sei in un paese meraviglioso” la voce di Ignazio La Russa disquisisce sul saluto romano mentre sullo schermo appare disegnato un tricolore con al centro un ritratto dell’attuale Presidente del Senato. Poi il brano prosegue sulla falsariga dell’introduzione. Altro accenno politico (o meglio partitico perché la politica aleggia per tutto il concerto) “Pare che dorme” dedicata a Berlusconi (scritta prima della sua morte) con tanto di citazione dell’inno del partito. 

Diverte

Giancane diverte, fa pensare e pogare, arrabbiato e iconoclasta ma potentemente accusatorio, i suoi concetti sono accompagnati e puntualizzati dai disegni di Zerocalcare. I due regalano poco meno di un’ora e mezzo di show rabbioso ma non cattivo, divertente ma che non fa sconti dando una connotazione ben precisa ai due.

Diversi sono i momenti con divertenti introduzioni, parecchie occasioni in cui la platea si diverte e ride convinta: come in “Pare che dorme” o i bis introdotti con un siparietto di cassa dritta che ritroviamo anche sulla conclusiva “La stessa estate”. Ottima l’idea durante i ringraziamenti di ricordare l’importanza del fonico e del datore luci che vengono invitati a spegnere impianto e luci per far capire il loro ruolo.

Un live centrato

Rispetto all’ultimo passaggio a Milano (8 aprile 2022 alla Santeria Toscana) Giancane appare più “centrato”, meno caciarone rispetto a quella data dove tutto era fin troppo esageratamente e volutamente sgangherato. L’artista romano in questa occasione mette in scena uno spettacolo rigoroso, compatto e perfettamente lineare pescando tra il materiale dei suoi tre dischi con l’ultimo “Tutto male” pubblicato agli inizi di giugno ma che il suo pubblico già conosce.

Musica e disegno a braccetto

Quello di Giancane è un tuffo nel punk (che si sposa anche con il country & western) come forma di riscatto a un disagio sociale e culturale, un mondo e una narrazione che trovano riscontro nel pubblico che apprezza e condivide idee e sentimenti. Un universo dove trova una sua precisa collocazione identitaria anche Zerocalcare che in fondo racconta con la sua arte le medesime cose del musicista romano. 

Divertente ma anche “impegnato”.

Scaletta

Uomo
Hogan blu
Vorrei essere te
Papà Francesco
La vita
Come stai
Limone
Non dormo più
Disagio
Sei in un paese meraviglioso
Strappati lungo i bordi
Ipocondria
Voglio morire
Pare che dorme

 

Vecchi di merda
Tuttuchatuttuttucha
Bis
Cadi poi cadi poi cadi di nuovo
Una vita al top
Buon compleanno Gesù
La stessa estate

 

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