I Calibro 35 hanno concluso ieri sera il tour “Dove eravamo rimasti?” alla Latteria Molloy di Brescia, dopo 7 date che hanno toccato i club di Milano, Bologna, Perugia, Roma, Bolzano, Roncade (Treviso) e, appunto, Brescia. E' stato il primo tour “alla vecchia” post-pandemia, come ha spiegato Enrico Gabriellii: date serrate che li hanno portati a suonare in buona parte d’Italia.
Dopo l'uscita di Luca Cavina, la formazione è composta da Enrico Gabrielli con tastiere, sax e flauto traverso; Massimo Martellotta con chitarre e synth; Fabio Rondanini alla batteria; Roberto Dragonetti al basso. Tommaso Colliva, come sempre, è alla regia.
La sensazione che hanno trasmesso è quella di un’estrema coesione, sia per quanto riguarda l’omogeneità sonora, sia per l’intesa e la comunicazione (essenziale) che hanno sul palco. Un’ora e mezza di concerto, senza pause, senza parole, a dimostrazione che la voglia di suonare è molto forte. Ogni brano si infila nel successivo, alternando tracce di diversi album e lavori della band (tra passato, presente e futuro). Il pubblico, numeroso, è carico e partecipe.
Il sound è potente, molto a fuoco: la band inizia con “Il Consigliori” recuperando la sua matrice e le sue influenze anni ’70: un brano con il quale invitano nel loro mondo. Coinvolgenti i temi e i soli di flauto traverso che Gabrielli padroneggia come i prog-men del passato, ad esempio in “S.P.A.C.E.”.
Ci sono momenti corali, come “Stainless Steel”, dove synth, basso e chitarra suonano temi all’unisono come se sferrassero dei colpi; la sensazione è spesso quella che i musicisti lavorino insieme alla creazione di un "mostro", di una creatura antropomorfa, la loro personalissima e potente versione di un Frankenstein.
Sempre interessante il passaggio di testimone creato dai temi al flauto traverso o al sax che passano poi ai synth, come sentiamo in “Modulor” o “CLBR35” dove il sintetizzatore diventa una sorta di gatto ubriaco che richiama il sax.
Le cose cambiano quando propongono il nuovo singolo “Extraordinaire”: qui è tutto molto più cupo, non siamo sul pianeta Terra (anche se con loro forse non ci siamo mai stati). Gli archi creano tensione, insieme a suoni metallici e a un sax lontano, forse unico segno di speranza, che finisce poi per perdere il controllo nella dimensione acida e allucinata del brano. Gli strumenti vintage si impastano con continue inserzioni elettroniche e atmosfere cinematiche che li fanno sembrare i personaggi di una sceneggiatura. E' questa una dote che deriva dalle numerose esperienze della band nel campo delle colonne sonore e del cinema, come la colonna sonora della serie tv “Blanca” e il progetto discografico in due volumi “Scacco al Maestro” che hanno portato con successo nei teatri italiani con il tour “Calibro 35 Plays Morricone”.
La scaletta è strutturata in modo da ripercorrere la produzione discografica della band, inserendo anche alcuni brani inediti, come “Apnea”, con inaspettate sonorità R&B e sintetiche contemporanee; “Ottofante” viene invece introdotta da una voce fuori campo che parla di viaggi ed esperimenti e che ci conduce a una musica molto oscura e in movimento. Un momento molto cinematografico è quando in “Trafelato” (che "fu la scintilla che fece nascere i Calibro"), i quattro musicisti indossano dei passamontagna.
Il concerto si chiude con tre bis - “Morte accarezza a mezzanotte”, “Notte in Bovisa”, “Giulia Mon Amour” - scelti tra i brani più amati dai fan, che possono scatenarsi prima di salutare definitivamente la band. Nel finale Gabrielli si schiarisce la voce e concede i ringraziamenti di rito.
Abbiamo visto quattro musicisti, tra i migliori di tutta Italia, suonare insieme, anche con una buona dose di virtuosismo, ma senza mai crogiolarsi nel mero atto tecnico, senza dover dare dimostrazioni, senza atteggiarsi, senza masturbazioni sonore, trovando sempre un sound del tutto unico e personale, che colpisce sempre. Un grande esempio di professionalità sul palco.
Ora li aspettano due date in Spagna, il 29 maggio a Barcellona e il 6 giugno a Madrid, nell'ambito del festival Primavera Sound. Nel frattempo il 31 marzo è uscito il nuovo singolo "Extraordinaire", un brano di 6 minuti dal carattere fortemente esplorativo e sperimentale, che ci fa presagire cosa possiamo aspettarci dal loro prossimo album, che uscirà nella seconda metà del 2023.
SETLIST
Il consigliori
Stainless Steel
You, Filthy Bastards!
Extraordinaire
Apnea
SuperStudio
Modulor
Psycheground
Gun Club (Galactica)
Novecento e Mille
CLBR 35
Universe of 10 Dimensions
S.P.A.C.E.
Bouchet Funk
Ottofante
Stan Lee
Fail It Till You Make It
Death of Storytelling
Trafelato
ENCORE
La morte accarezza a mezzanotte
Notte in Bovisa
Giulia Mon Amour