Tom Jones, in Galles "Delilah" è vietata alle partite di rugby

La hit del cantante gallese, secondo l'accusa, banalizza la violenza domestica sulle donne

Il rugby in Galles è sport nazionale. Tom Jones in Galles, a suo modo, è un eroe nazionale. Rugby e Jones sono finiti in rotta di collisione a causa di "Delilah", una delle più note hit dell'oggi 82enne musicista di Pontypridd. La canzone, pubblicata nel 1968, è stata cancellata dalla playlist che intrattiene il pubblico al Principality Stadium di Cardiff, il campo in cui gioca la nazionale gallese di rugby. Ciò non vieta al pubblico di cantarla se ne avrà piacere.



Il divieto è scattato a causa del testo del brano. La "Delilah" della canzone viene infatti pugnalata dopo che il marito geloso scopre che sta flirtando con un altro uomo. Marito che poi, pentito, chiede perdono sul suo cadavere. Il portavoce del Principality Stadium al proposito ha dichiarato: “La federazione rugby gallese condanna la violenza domestica di qualsiasi tipo. Abbiamo chiesto consiglio agli esperti in materia sulla questione della censura della canzone e siamo rispettosamente consapevoli che, dato il suo argomento, per alcuni fan sia problematico e sconvolgente."

Tom Jones ha replicato sostenendo che la gente ha preso la canzone troppo alla lettera e ha respinto le accuse secondo cui nel brano si banalizzerebbe la violenza nei confronti delle donne. Nel 2016, il deputato gallese Chris Bryant ai taccuini del Guardian aveva difeso le misure di divieto nei confronti di alcune canzoni dichiarando: "È un dato di fatto che quando ci sono grandi partite internazionali di rugby, e talvolta anche di calcio, il numero di episodi di violenza domestica aumenta drasticamente. So che qualcuno dirà: 'Oh, eccolo il solito rompiscatole', ma la verità è che quella canzone parla dell'omicidio di una prostituta".


Anche Dafydd Iwan , il cui inno "Yma O Hyd"  è cantato nello stadio, sulla questione si è espresso sulla stessa linea di pensiero: “Una canzone sull'omicidio, tende a banalizzare l'idea di uccidere una donna." Anche se in una lettera inviata al Guardian, ha dichiarato: "Vietare le canzoni non è qualcosa che sosterrei, anche se fosse possibile".
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