Nel suo recentissimo libro "The philosophy of modern song", Bob Dylan racconta e analizza 66 canzoni da lui scelte (ne abbiamo scritto qui). Questa settimana vi proponiamo, a puntate, l'ascolto di tutte le 66 canzoni, ognuna corredata - per gentile concessione dell'editore Feltrinelli - da un breve estratto dal testo della versione italiana "Filosofia della canzone moderna" (la traduzione è di Alessandro Carrera).
45 - “Feel So Good”
(Sonny Burgess)
Incisa dalla Sun Records, 1957-1958, inedita
Composta da Herman Parker Jr
Questo è rock and roll smagliante, al suo meglio, in forma pura. Nelle sale del Museo del Rock and Roll regnerebbe supremo e ineguagliato, se solo ci fosse. Questo è il sound che ha fatto grande l’America.
46 - “Blue Moon”
(Dean Martin)
Uscita originariamente nell’album "Dream with Dean" (Reprise 1964)
Musica di Richard Rogers, testo di Lorenz Hart
È una canzone d’amore, di volta in volta devota e malinconica. La semplicità dei versi la rende universale, ma i dettagli sono sufficienti a salvarla dal generico. La sua flessibilità la libera dall’essere troppo associata a una certa versione e le permette di appartenere a tutti.
47 - “Gypsies, Tramps & Thieves”
(Cher)
Uscita originariamente come 45 giri (Kapp 1971)
Composta da Bob Stone
Cher ha avuto un’infanzia difficile. Il padre naturale se n’è andato quando lei aveva nove mesi. Sua madre si è sposata altre cinque volte. La canzone è una metafora appena velata della relazione tra suo padre e sua madre.
48 - “Keep My Skillet Good and Greasy”
(Uncle Dave Macon)
Uscita originariamente come 78 giri (Vocalion 1924)
Composta da Uncle Dave Macon
È una canzone imparentata con il talking blues. Contiene moltitudini. È anche suonata con un risonatore sul banjo. Squilla e vibra come una chitarra elettrica. La gente dice che i musicanti magari sanno cantare e suonare bene, ma non sono brave persone. Questa canzone vi spiega il perché.
49 - “It’s All in the Game”
(Tommy Edwards)
Uscita originariamente come 45 giri (MGM 1958)
Musica di Charles G. Dawes, testo di Carl Sigman
Carl ha scritto i versi quarant’anni dopo la melodia composta da Dawes, e Tommy Edwards ne ha fatto un successo sette anni dopo ancora. Certe volte una canzone ha bisogno di trovare il suo tempo. Altre volte bisogna metterla in circolazione il giorno dopo.
50 - “A Certain Girl”
(Ernie K-Doe)
Uscita originariamente come 45 giri (Minit 1961)
Composta da Naomi Neville, nato Allen Toussaint
Ernie K-Doe non è un informatore, non è malfido e non è una spia. Di lui ti puoi fi dare. Uno che non ti dice il nome della sua ragazza è quello che vuoi avere al tuo fianco.
51 - “I’ve Always Been Crazy”
(Waylon Jennings)
Uscita originariamente come 45 giri (RCA 1978)
Composta da Waylon Jennings
La maggior parte degli uomini non parlerebbe in questo modo a una donna che sta pensando di innamorarsi di te, ma tu non sei la maggior parte degli uomini. In questa canzone magari stai correndo un po’ troppo, e dai spiegazioni a qualcuno che non te le ha mai chieste.
52 - “Witchy Woman”
(Eagles)
Uscita originariamente nell’album "Eagles" (Asylum 1972)
Composta da Don Henley e Bernie Leadon
Quando Bernie e Don scrissero la loro canzone, il secondo 45 giri degli Eagles, avevano già tutti un’idea di quello che fosse una donna strega. Capelli corvini, scintille che volano, occhi ammalianti, danze di ombre e risate folli.
53 - “Big Boss Man”
(Jimmy Reed)
Uscita originariamente nell’album "Found Love" (Vee-Jay 1960)
Composta da Luther Dixon e Al Smith
Nessuna delle canzoni di Jimmy Reed tocca mai terra. Non smettono di muoversi. Era il più country di tutti gli artisti blues
degli anni Cinquanta. È leggero e rilassato. Sotto i suoi piedi non c’è cemento cittadino. È tutto campagna.
54 - “Long Tall Sally”
(Little Richard)
Uscita originariamente come 45 giri (Specialty 1956)
Composta da Enotris Johnson, Robert Blackwell e Richard Penniman
Little Richard è un gigante, ma per non far venire a nessuno una crisi di panico si fa chiamare Little, giusto per non spaventare.
55 - “Old and Only in the Way”
(Charlie Poole)
Uscita originariamente come 78 giri (Columbia 1928)
Composta da Charlie Poole e Norman Woodlieff
Poole, nel suo bridge premonitore, ci avverte che la vecchiaia ci attende tutti quanti, sicura come la tomba. Quelli che schivano la tomba abbastanza a lungo da diventare delle eminenze scopriranno presto di essere ormai “old and in the way”, vecchi e tra i piedi.