Max Pezzali vuole accendere una luce oltre l'orizzonte

"Qualcosa di nuovo", l'ultimo album del cantautore di Pavia, è stato bloccato e modificato dal Covid

Il 2020 è un anno che non dimenticheremo mai. E' stato l'anno in cui una pandemia ha cambiato le nostre vite, le ha cambiate in molti aspetti, alcuni dei quali, oggi a distanza di quasi tre anni, ci sono probabilmente ancora ignoti: effetti che verranno alla luce solo tra qualche tempo. Max Pezzali per quell'inizio di 2020 aveva in animo di pubblicare un album che – a causa del lockdown - non uscì che sei mesi più tardi, il 30 ottobre 2020. Quello è l'ultimo disco pubblicato dal cantautore di Pavia. Lo intitolò "Qualcosa di nuovo" e oggi, a due anni di distanza, lo ricordiamo riproponendolo alla vostra attenzione con video e recensione.

Cinque anni dopo "Astronave Max", pubblicato nel 2015, esce il nuovo album di Max Pezzali, "Qualcosa di nuovo". Qualche mese fa, era giugno, insieme a Lodo Guenzi di Lo Stato Sociale, il cantautore di Pavia aveva dato vita ai DPCM Squad. Un progetto nato per raccogliere fondi per dare sostegno ai professionisti del mondo dello spettacolo in grave difficoltà economica a causa del diffondersi della pandemia da Coronavirus con il brano "Una canzone come gli 883".

Perchè è dal Covid-19 che si deve partire, un virus che ha stravolto le nostre vite e anche i progetti di Max. Il nuovo album, infatti, non si sarebbe dovuto chiamare "Qualcosa di nuovo" e doveva uscire nel mese di aprile, per poi essere presentato in concerto, con un doppio appuntamento allo stadio Meazza di Milano, in luglio. Il virus ha spostato i concerti in avanti di un anno (con la speranza che possano avere luogo), il disco di sei mesi. Al disco scritto in precedenza si è aggiunta "Qualcosa di nuovo", che oltre a fare da trait d'union tra i vari brani, ha avuto l'onore di regalare il titolo all'album. Come ha avuto modo di dichiarare Max: "E' un po' la canzone che rappresenta l'album. "Qualcosa di nuovo" perché abbiamo bisogno dopo quello che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo e perché avevo bisogno di un filo che unisse tutte le canzoni che ho fatto recentemente e che facesse vedere una luce oltre l'orizzonte".

"Qualcosa di nuovo" è una canzone che invita a non lasciarsi sopraffare dagli eventi perché, anche nei momenti di maggiore sconforto, esiste un qualcosa di nuovo che aiuta e motiva a proseguire nel proprio cammino. Fondamentalmente è una canzone d'amore, ma può essere declinata e interpretata in altre situazioni. Di amore e di amicizia parla Max. Come al solito, viene da dire, aggiungendo, dopo un secondo di pausa, un 'per fortuna'. E come al solito usa un linguaggio personale che si fa universale: comprensibile, diretto, educato, semplice. Un linguaggio che comunica il suo pensiero sempre intriso di ottimismo (a volte leggermente amaro) e descrive ciò che viene colto dal suo sguardo rivolto verso le umane minuzie.

Max non è più un ragazzino - tra un paio di settimane compie 53 anni – è inevitabile che le priorità nella sua vita siano mutate e facciano capolino, nei suoi brani, temi più 'adulti' quali la nostalgia e la morte ('Ed invece ora eccoci qua/ma qualcuno sappiamo che non ci sarà/però è come se fosse con noi/chi ha un posto nel cuore non se ne va mai', in "Noi c'eravamo"). Insieme a J-Ax fa un tuffo nel passato che è quello della sua generazione in "7080902000" ('In moto la miscela al 4%/buttava fuori un fumo grigio densissimo/in giro senza casco come dei deficienti/perché allora era legalissimo/l’idolo della compagnia era quello che impennava meglio/e che frenava per ultimo').

La società con lo scorrere del tempo cambia profondamente, ma in fondo i ragazzi, in ogni epoca, rimangono sempre gli stessi, hanno gli stessi sogni e le medesime aspirazioni, come viene ricordato in "I ragazzi si divertono" oppure in "Siamo quel che siamo" che gode del featuring di GionnyScandal. Mentre "Più o meno a metà" descrive con la dovuta (auto)ironia la situazione di chi vive l'età di mezzo con le 'difficoltà' di voler restare al passo con un mondo che ha modificato i codici di accesso ('Le mie sneakers da teenager/e il mio denim retro-chic/mi difendono dal tempo/fingo di crederci/Degli occhiali da vicino/vorrei non avere/bisogno mai per restare un po’ bambino/non dovere cambiare mai/il mio punto di vista mai').

Poi c'è l'amore che non può mancare: quello più classico, quello che – magari con differenti modalità - scalda il cuore ad ogni età, quello cantato in "Non smettere mai", "Se non fosse per te" e, con Tormento, in "Sembro matto".

La canzone quindi rimane la stessa e continua a piacere. Su YouTube i video dei singoli già pubblicati prima dell'uscita del disco – "Welcome to Miami", "In questa città", "Sembro matto" e "Qualcosa di nuovo" – fanno segnare numeri di un certo spessore. Max ha un pubblico affezionato che lo segue. Un pubblico che gode, si diverte, sogna, riflette (eh sì, non solo il trattare dei massimi sistemi porta alla riflessione) ascoltando le sue canzoni che sono recepite come piccoli capitoli di una grande storia che poi è la storia magari non di tutti, ma di molti.

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