L’identità di Liberato era già nascosta in piena vista

Serviva questo video su TikTok per svelare l'identità del misterioso artista napoletano?

Finché il misterioso artista napoletano non si toglierà ufficialmente il cappuccio, le ipotesi continueranno ad essere tali. Anche se di fronte a indizi così precisi come quelli messi in fila da un utente di TikTok nel video che sta facendo il giro dei social (in due giorni ha superato le 700 condivisioni e i 3000 likes), è davvero difficile non credere alla teoria secondo la quale dietro Liberato si nasconda il musicista napoletano – ma residente in Spagna – Gennaro Nocerino, fondatore ed ex membro del duo Herr Styler. Le movenze sul palco, la presenza sul sito della Siae del nome di Liberato al posto di quello di Gennaro Nocerino tra gli autori di “Future romance”, un pezzo che lo stesso Nocerino aveva realizzato nel 2019 con Fiorius e Bawrut, alcune foto che non lasciano molte perplessità: torna tutto. L’identità (presunta?) di Liberato era nascosta in piena vista da quattro anni almeno: serviva però un video così accattivante per far impazzire i social, portandola del tutto alla luce.

Il giornalista napoletano Gianni Valentino al progetto Liberato dedicò già nel 2018 un avvincente libro-inchiesta, “Io non sono Liberato”: 288 pagine in cui metteva in fila teorie, testimonianze, indizi. “Non avevo l’ambizione di svelare il nome dell’artista dietro al progetto, ma raccontare il progetto stesso, un’operazione a dir poco affascinante”, sorride Valentino, attualmente alle prese con il suo nuovo progetto, “Totò Poetry Culture”, che fa incontrare la produzione poetica di Totò con la musica elettronica. Ai lettori più attenti non sfuggirono i tanti dettagli che portavano dritti al nome di Gennaro Nocerino: “Raccolti in un libro, passano un po’ inosservati. Ora sarà difficile ignorare questo video, che sta già rimbalzando sui social”.



Il video è comparso su TikTok due giorni fa, poche ore dopo l’uscita su YouTube del film-concerto registrato da Liberato a Procida, frutto di una partnership con Voiello, parte delle iniziative per Procida Capitale italiana della cultura 2022, celebrando tradizione e folklore: “Non è escluso che siano stati Liberato stesso e il suo team a far uscire questo contenuto per alimentare l’interesse intorno al progetto a ridosso dell’uscita di un evento così importante, di cui si è però parlato poco”, riflette Valentino. È innegabile che l’hype che circondava il progetto Liberato ai tempi dei primi imprevedibili show e di pezzi come “Nove maggio”, “Tu t’e scurdat’ ‘e me” sia da un po’ di tempo sparito: l’ultimo album, “ Liberato II ”, uscito il 9 maggio scorso, non ha lasciato un segno profondo nelle classifiche (il brano più ascoltato su Spotify, “Partneope”, ha totalizzato in quasi tre mesi appena 9,4 milioni di streams) e anche sui social non se ne è parlato molto, una volta svanito l’effetto sorpresa legato all’uscita. Il video del concerto a Procida in tre giorni su YouTube è stato visto solo 116 mila volte: “Liberato e Voiello, che ha investito nel progetto, si aspettavano forse un ritorno maggiore a livello mediatico, che non c’è stato. Forse c’era bisogno di tornare ad alimentare la curiosità e il mistero intorno a Liberato, anche in vista del concerto del 9 settembre all’Ippodromo Snai San Siro di Milano”, dice Valentino.


Due domande. La prima: ammesso che Liberato sia davvero Gennaro Nocerino, chi sono gli altri musicisti che compaiono con lui sul palco? “Dei collaboratori – risponde Gianni Valentino – ma è chiaro che l’ideatore del progetto, la mente dietro a tutto ciò che ruota intorno a Liberato, è Nocerino: è lui il vertice di tutto”. La seconda: cosa cambierà, dopo questo video? Liberato farà, per così dire, coming out? “È impossibile fare previsioni. Potrebbe anche continuare a fare finta di niente”.
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