C’è anche Milano nel video del nuovo brano dei Pink Floyd

Ascolta e guarda il video della nuova canzone “Hey hey rise up”, in supporto al popolo ucraino

Poche ore fa con una lunga intervista rilasciata da David Gilmour al Guardian e poi con un post condiviso sui canali social ufficiali dedicati ai Pink Floyd, è stata annunciata per la mezzanotte tra il 7 e l’8 aprile l’uscita di una nuova canzone della leggendaria formazione britannica in supporto al popolo ucraino. Il brano è intitolato “Hey hey rise up” e segna la prima nuova musica della band dall'album "The Division Bell" del 1994, a cui ha fatto seguito nel 2014 il disco "The Endless River", contenente per lo più materiale registrato ai tempi delle sessioni del precedente lavoro di studio e pubblicato anche come una sorta di tributo al tastierista Rick Wright, scomparso il 15 settembre 2008.

La canzone è stata realizzata da Gilmour e Nick Mason in collaborazione con il bassista Guy Pratt, Nitin Sawhney alle tastiere, ed è interpretata da Andriy Khlyvnyuk della band ucraina Boombox. Il brano è stato registrato lo scorso 30 marzo, proprio a partire dalla voce di Andriy, estrapolata da un suo video live condiviso su Instagram in cui lo si vede eseguire a Sofiyskaya Square a Kiev il brano “Oh, The Red Viburnum In The Meadow” scritto da Stepan Charnetskii nel 1914 e tornato popolare in tutto il mondo lo scorso mese in protesa all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Per accompagnare “Hey hey rise up”, i cui proventi saranno devoluti a favore dell'Ukraine Humanitarian Relief Fund, è stato realizzato un video diretto da Mat Whitecross e girato lo stesso giorno della registrazione della traccia. “Abbiamo registrato la canzone e i video nel fienile dove abbiamo tenuto le nostre dirette in streaming della serie 'Von Trapped Family' durante il lockdown”, ha spiegato David Gilmour: “È lo stesso luogo in cui abbiamo fatto 'Barn Jams' con Rick Wright nel 2007. Janina Pedan ha costruito il set in un giorno e abbiamo fatto cantare Andriy sullo schermo mentre suonavamo, quindi noi quattro avevamo un cantante, anche se non fisicamente presente con noi”.

In attesa dell’arrivo di “Hey hey rise up” sulle principali piattaforme digitali, sul canale YouTube ufficiale dedicato alla formazione di “The dark side of the moon”, è stato pubblicato il filmato del nuovo brano dei Pink Floyd - che già lo scorso 11 marzo avevano mostrato il loro sostegno all'Ucraina annunciando che la musica della band e di Gilmour erano state rimosste dai servizi di streaming in Russia e Bielorussia, suo paese alleato.

“Il 24 febbraio 2022 la Russia ha invaso l’Ucraina”, si legge nei titoli iniziali del video, che continuano con la storia di com’è nata “Hey hey rise up”: “Il cantante della band ucraina BoomBox Andriy Khlyvnyuk ha concluso il suo tour negli Stati Uniti e ha fatto ritorno a casa a Kiev per difendere il suo Paese. Tre giorni dopo ha pubblicato su Instagram un video in cui canta la canzone ucraina ‘The Red Viburnum In The Meadow’. Ora i Pink Floyd si sono uniti ad Andriy per supportare il suo messaggio di resistenza”.

Nella clip, riportata più sotto, si vedono David Gilmour e Nick Mason alla batteria suonare la canzone accompagnati da Guy Pratt, Nitin Sawhney e con Andriy Khlyvnyuk che si esibisce in un video proiettato su una parete alle spalle dei musicisti. Le riprese della performance sono intervallate da immagini delle varie manifestazioni per la pace che si sono svolte recentemente, tra cui anche una svoltasi in Piazza Duomo a Milano (come si vede nel videoclip dei Pink Floyd al 50esimo secondo), o degli orrori del conflitto in corso.

Nel 2014 David Gilmour aveva scritto indelebilmente la parola "fine" per l'avventura dei Pink Floyd: ai microfoni della BBC il chitarrista aveva parlato dell’ultimo album della band, “The Endless River” e aveva detto: "Be', Rick Wright se ne è andato. Questa è l'ultima cosa che pubblicheremo: sono sicuro che questo disco non avrà seguito”. E aveva aggiunto: "È un peccato, ma questa è la fine”. L'invasione russa dell’Ucraina e le conseguenze della guerra devono aver fatto cambiare idea a Gilmour.

“Non mi piace quando le persone legano le proprie motivazione alla famiglia, ma il fatto di avere parenti ucraini sicuramente ha influenzato questo progetto”, ha spiegato il chitarrista dei Pink Floyd al Guardian in un’intervista rilasciata oggi per annunciare l’uscita di “Hey hey rise up”. Ha aggiunto: “Ho nipoti per metà ucraini, mia nuora Janina è ucraina - sua nonna era a Kharkiv fino a tre settimane fa. È molto anziana, non autosufficiente e Janina e la sua famiglia sono riuscite a portarla in Svezia la settimana scorsa”.

Alla vista del video condiviso su Instagram da Andriy Khlyvnyuk in cui lo si vede intonare a Sofiyskaya Square a Kiev il brano “Oh, The Red Viburnum In The Meadow”, David Gilmour ha quindi deciso di mettersi in contatto con il cantante dei BoomBox. Con la band ucarina il chitarrista ha raccontato di aver suonato in uno show nel 2015 al Koko a Londra in supporto di Belarus Free Theatre, i cui membri erano stati imprigionati, ma senza Andriy che per alcuni problemi con il visto non era riuscito a raggiungere il luogo dello spettacolo.

“Recentemente avevo letto che Andriy aveva lasciato il suo tour americano con i Boombox, era tornato in Ucraina e si era unito alla difesa territoriale. Poi ho visto questo incredibile video su Instagram, in cui lui si trova nella piazza di Kiev con questa bellissima chiesa con la cupola dorata e canta nel silenzio di una città senza traffico o altri rumori di sottofondo a causa della guerra. È stato un momento potente che mi ha spinto a volerlo trasformare in musica”, ha spiegato David Gilmour, che ad Alexis Petridis del Guardian ha inoltre raccontato che, “dopo aver trovato gli accordi per ciò che Andriy stava cantando e aver scritto un altro passaggio”, ha pianificato immediatamente una sessione di registrazione con il batterista Nick Mason, il bassista e collaboratore di lunga data dei Pink Floyd Guy Pratt e il musicista, produttore e compositore Nitin Sawhney per le tastiere. Con loro, quindi, Gilmour ha lavorato al brano campionando la voce di Khlyvnyuk dal video condiviso su Instagram.

Narrando di quando ha proposto il progetto a Mason, David Gilmour ha ricordato: “Ho chiamato Nick e gli ho detto: ‘Ascolta, voglio fare questa cosa per l’Ucraina, Sarei davvero felice se tu suonassi in questo pezzo e sarei felice se fossi d’accordo di pubblicarlo come Pink Floyd. E lui si è detto subito assolutamente d’accordo, su tutto”. E ancora: “Sono i Pink Floyd se siamo io e Nick, e questo è il più grande veicolo promozionale. Voglio dire, è qualcosa a cui ho lavorato per tutta la mia vita adulta, da quando ho 21 anni. Non lo farei per altre ragioni, ma questa è di vitale importanza, vale la pensa che le persone capiscano cosa sta succedendo là e di dover fare quello che è in loro potere per aiutare a cambiare la situazione. E il pensiero del supporto mio e dei Pink Floyd, fra i tanti, potrebbe contribuire a risollevare il morale delle persone nelle aree colpite: hanno bisogno di sapere che il mondo intero li sostiene”.

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