Il prossimo 23 novembre esce il libro 'La vendetta delle punk' (Vololibero edizioni) della giornalista musicale britannica Vivien Goldman, pubblicato nella versione inglese nel 2019 con il titolo 'Revenge of the She-Punks: A Feminist Music History from Poly Styrene to Pussy Riot'.
In 'La vendetta delle punk' la Goldman analizza quattro temi fondamentali: identità, denaro, amore e protesta, attraverso i quali approfondisce le ragioni per le quali il punk rappresenta per le donne una forma artistica così liberatoria. Con il suo stile viscerale mescola interviste e narrazione storica alle sue esperienze personali: essendo stata una delle prime donne giornaliste rock inglesi, si può considerare il libro alla stregua di un vivace documentario su un genere musicale che per definizione demolisce gli steccati. Goldman analizza una canzone di Patti Smith come "Free Money", per esempio, rievocando lo shopping a Notting Hill insieme alla cantante americana.
Grazie alla testimonianza diretta della figlia della defunta Poly Styrene, scopriamo le motivazioni che nel 1978 hanno spinto la madre, di discendenza somala e scozzese-irlandese, a scrivere un inno del punk come "Identity", caratterizzato da un ritornello che dice: “Identity is the crisis, can't you see?”. Nel suo libro, Goldman ci parla di musiciste originarie di luoghi lontani ma anche di eclettiche rivoluzionarie come Grace Jones, un’artista che pur non essendo esattamente punk ha senz’altro influenzato il movimento assorbendone l’audacia liberatoria. Questo libro è un tour musicale che partendo dalle origini europee del punk allarga il suo campo d’azione fino a raggiungere una vasta dimensione internazionale. Il tutto arricchito da accurate e ricche playlist.
Come dichiarato da Tina Weymouth bassista di Talking Heads e Tom Tom Club. "Vivien Goldman rievoca decenni di incontri personali con una lunga serie di musiciste femministe. Grazie a essi possiamo apprezzare i traguardi raggiunti da queste esuberanti ragazze punk e quelli che in futuro potranno raggiungere."