Il copione è sempre lo stesso. Esce una sua canzone nuova e puntualmente i social si dividono. Da un lato gli irriducibili, che tempestano i suoi post su Instagram di like e cuoricini ("Bella vera", "Hit", "Sganciata", "Così mi fai emozionare"). Dall'altro gli hater di lunga data e quelli più recenti, tra i quali ci sono anche fan dei Thegiornalisti dei tempi di "Vol. 1" e "Vecchio" che già da tempo si sono iscritti al partito dell'"eri meglio prima". Stavolta tocca a "Magari no", nuovo singolo dell'ex leader della band di "Completamente" e di fatto il primo estratto dal suo album d'esordio da solista, "Space cowboy", che uscirà a gennaio.
La ricetta è sempre la stessa, anche se stavolta al fianco di Paradiso c'è un produttore diverso: Federico Nardelli, già al fianco di Gazzelle, Ligabue e Colapesce-Dimartino. Subentra in cabina di produzione a Dardust e a Matteo Cantaluppi, ma mantiene il sound dei suoi predecessori: atmosfere rarefatte, tra chitarrine effettate e tastiere (e un giro di note al pianoforte di vendittiana memoria). L'universo sonoro di riferimento di Tommaso Paradiso, da "Fuoricampo" in poi. "Il singolo mette in musica, grazie alla scrittura e ai tratti delicati della sua penna, sentimenti nostalgici e densi. 'Magari no' è la canzone perfetta da ascoltare 'col volume a cannone', una dedica romantica e malinconica che difficilmente si dimentica e che fa ricordare che 'tanto domani il sole arriverà'", recita il comunicato stampa.
La canzone è spudoratamente pop, con un ritornello da singalong per ultimi romantici come quello di "Non avere paura" - e prima "Questa nostra stupida canzone d'amore", "Sold out" e "Tra la strada e le stelle": "Allora prenditi pure sta canzone / mentre bevo una coca all'Autogrill / col volume a cannone per restare sveglio / e un po' di hangover per sentirmi meglio", canta Paradiso.
Conquisterà le radio. Alimenterà il fastidio degli hater nei suoi confronti. Se ne faranno una ragione. Come se l'è fatta lui, che con i commenti al vetriolo che accompagnano da sempre l'uscita di un suo nuovo pezzo ha imparato ormai a conviverci: "Vi ricordo brevemente quali sono state le canzoni che ho scritto più bullizzate quando sono uscite: 'Il tuo maglione mio', 'Promiscuità', 'Completamente', 'Riccione', 'Felicità puttana'. Amore a tutti", scrisse sui social lo scorso anno, quando la sua "Ricordami" - oggi colonna sonora degli spot pubblicitari di una birra - fu sommersa dalle critiche. A lui, di quelle, non gliene frega ormai niente. Tanto comunque andrà sarà un successo, diceva qualcuno.