I Radiohead per la critica musicale: così la band contribuisce a salvare l'iconico magazine

La testata è a rischio chiusura. E le star del rock d'oltremanica provano ad aiutarla così.

Ci sono anche i Radiohead tra le tante star del rock d'oltremanica che hanno deciso di contribuire al salvataggio di Nightshift, iconico magazine britannico distribuito nei club, nei pub, nei negozi di musica, fondato nel 1991 e ora a rischio chiusura a causa delle conseguenze della pandemia, con gli investimenti pubblicitari che si sono inevitabilmente ridimensionati in seguito allo stop dei concerti.

Gli editori del magazine hanno lanciato una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi per tenere in vita la testata, chiedendo ad artisti e band legati in un modo o nell'altro alla storia di Nightshift di supportare il progetto mettendo in vendita cimeli e rarità: servono 12 mila sterline, circa 14 mila euro.

Thom Yorke e soci hanno firmato la prima copertina ottenuta su Nightshift, quando il magazine si chiamava ancora Curfew e la band On A Friday. Inoltre, i Radiohead hanno anche autografato una copia di un numero raro di Nightshift con il quintetto in copertina. Nightshift viene stampato ad Oxford, la città dove è cominciata la storia dei Radiohead, quando i membri del gruppo studiavano alla Abingdon School.

"Non importa se sono diventate star mondiali: non dimenticano le loro radici", ha detto l'editore Ronan Munro. Alla campagna hanno aderito anche Foals, Ride, Glass Animals, Supergrass.

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