Se mentre ti stai esibendo in concerto a un certo punto ti rendi conto che tra quanti stanno godendo della tua performance sul palco c'è anche una leggenda come Mick Jagger come ti comporteresti, cosa proveresti? Uno di quelli che può rispondere a questa domanda è Caleb Followill, il cantante dei Kings of Leon, che ha provato l'esperienza durante un live della sua band a Brixton nel 2004. Lui dice di essere stato "molto distratto" dalla presenza del frontman dei Rolling Stones.
Ha ricordato per BBC Music: "Fu una grossa distrazione perché stavamo suonando e c'erano alcuni posti vuoti in alto, e poi senza che me ne accorgessi, là c'era Mick seduto che picchiava le braccia sulla balconata e ballava. Ci siamo guardati tra noi come a dirci, 'Cazzo, questo è davvero surreale.' Allora iniziai a muovere un po' di più il bacino. Sì, ho sicuramente fatto qualche ballo che non avevo mai fatto prima".
Nell'intervista Caleb ha anche rivelato di avere scritto alcuni dei suoi testi più famosi sui tovaglioli dei bar, insieme a un suo amico. Parlando di questo suo amico, ha detto: "Io e lui entravamo nei bar a caso, in tutto il mondo. Ovunque fossimo, se avevamo un giorno libero, mettevamo il dito su una cartina e ci andavamo, 'Ok, andiamo in questo piccolo bar'. Ci sedevamo lì e prendevamo dei tovaglioli. Io scrivevo poesie e lui disegnava. Poi ce le scambiavamo e dicevamo: 'Va bene, chiunque di noi diventerà famoso per primo, tu hai i miei testi e io ho la tua arte.' Voglio dire, apro i libri e ho tovaglioli di tutto il mondo. Alcune di quelle poesie non sono così belle e questo è il segno di quanto si è bevuto quella notte. Ogni tanto però trovo qualcosa che non ricordo esattamente quando l'ho scritto o come l'ho scritto, ma che mi rende orgoglioso".
Lo scorsa settimana la band statunitense ha pubblicato il suo ottavo album, "When You See Yourself", che giunge a quattro anni e mezzo di distanza dal precedente "Walls" (leggi qui la recensione), uscito nell'ottobre 2016.