Il semplice suono di una tastiera Korg M1, lo “00 Universe” che compare di default non appena premuto il tasto “on”, apre una delle canzoni più delicate e struggenti dell’album. E forse dell’intera produzione dei Queen. Non ci sono filtri, solo il suono preimpostato dalla casa madre. Poi l’ingresso della voce di Freddie, un falsetto apparentemente fragile e toccante, che invita a “non provarci in continuazione” ma che nel coro si trasforma in una voce piena che incredibilmente raggiunge un Re sulla quinta ottava.
"Don’t Try So Hard" è una perla nascosta nella discografia della band di cui si ignora il vero autore. Brian e Freddie, ha svelato David Richards, ma forse anche John, che in realtà per l’album "Innuendo" ha fornito un contributo minore dal punto di vista prettamente compositivo. Poco importa: la traccia si frappone tra "I Can’t Live With You" e "Ride The Wild Wind", brani decisamente ritmati, creando un delicato quanto esplosivo intermezzo meditativo.
Non darti troppo da fare, suggerisce il testo, ma “ringrazia la tua buona stella e fai tesoro di ogni istante”: da qualsiasi parte lo si guardi, è il messaggio di una persona che si rende conto di avere ormai i giorni contati. Ma è un suggerimento sussurrato con infinita pacatezza.
Roberto De Ponti
Domani scriveremo di “Ride the Wild Wind”.
I testi sono tratti dal libro di Roberto De Ponti “Queen – Opera omnia”, pubblicato da Giunti, per gentile concessione dell’autore e dell’editore; al libro rimandiamo per la versione integrale dei testi di presentazione delle canzoni di “Innuendo” e di tutti gli altri album dei Queen.