Domani uscirà il nuovo album di Bruce Springsteen "Letter to You" (leggi qui la nostra recensione). Ieri sera il cantautore statunitense è stato ospite del Late Show condotto da Stephen Colbert proprio per parlare del disco, ma non solo di quello. Ha scherzato sul fatto di essere impossibilitato a portare on the road le sue nuove canzoni: "Lavoro un sacco davanti allo specchio della mia camera da letto con la racchetta da tennis... vado avanti per tre ore, proprio come un concerto".
Springsteen ha detto che per ultimare l'album c'è voluto pochissimo tempo, sette giorni per scriverlo e quattro per registrarlo. Ha spiegato inoltre come le nuove canzoni siano state ispirate dalla scomparsa del suo vecchio amico George Theiss, l'ultimo membro sopravvissuto della prima band del Boss, i Castiles. Ha riflettuto sul tempo andato: "Immagino che essere l'ultimo ragazzo della mia prima band ad essere ancora in vita, non so, deve avermi mosso qualcosa dentro. Perché poco dopo ho iniziato a scrivere su temi come la mortalità e la durata della vita, e un argomento, la musica, sul quale non avevo mai scritto prima. Com'era il far parte di una band quando eri giovane, com'é essere in una band cinquanta anni dopo con le stesse persone."
L'ultimo riferimento chiama in causa la sua fedele E Street Band. Continua infatti: "Con Steve [Van Zandt, il chitarrista] da quando avevo 16 anni. Con Garry [Tallent, il bassista] avevo 18 anni. Questi ragazzi sono lì da molto, molto tempo. Dico sempre alla gente, 'Immaginatevi questo, le persone con cui sei al liceo in questo momento, quando hai 70 anni, quelle saranno esattamente le persone con cui lavorerai e hai lavorato negli ultimi 50 anni'. L'unico posto in cui può succedere è il rock'n'roll".
Sebbene la maggior parte delle canzoni dell'album siano state scritte dopo la scomparsa di George Theiss, tre brani provengono dal periodo prima del debutto discografico di Bruce Springsteen del 1973 "Greetings from Asbury Park NJ" (leggi qui la nostra recensione). Li commenta così il musicista originario del New Jersey: "Erano molto divertenti, non so perché non scrivo più testi così, adoro quello stile di scrittura e vorrei non averlo abbandonato così presto. Ma ero molto imbarazzato per il paragone con Dylan, quindi me ne sono allontanato piuttosto rapidamente. Ma ripensandoci, avevo il mio stile alla Dylan che era molto divertente".
Colbert allora ha chiesto a Springsteen di nominargli le sue tre canzoni preferite di Bob Dylan. Ecco il suo elenco: "Like a Rolling Stone", "Visions of Johanna" e "Ring Them Bells", dicendo anche che il suo testo preferito è da "Like a Rolling Stone": “Once upon a time you dressed so fine/ Threw the bums a dime in your prime, didn’t you?”.
Nell'intervista Springsteen ha inoltre fatto i complimenti a Lana Del Rey dicendo che uno degli ultimi album che ha ascoltato fino in fondo è stato "Norman Fucking Rockwell!" (leggi qui la nostra recensione): "Adoro la sua scrittura. È cinematografica e le sue narrazioni sono fantastiche." Ha chiuso l'intervento nel programma di Colbert suonando una delle canzoni del disco, "Last Man Standing", prima di dimenticarne però il testo.