Intervistato da Ultimate Prince del magazine statunitense Ultimate Classic Rock, il già chitarrista e co-fondatore dei Kiss ha ricordato Prince e, tra le altre cose, il suo unico incontro con la voce di "Purple rain” che ha definito “un po’ imbarazzate”. Ace Frehley, che il prossimo 18 settembre darà alle stampe il secondo capitolo del suo progetto “Origins” con brani di altri artisti riletti dal già addetto alle sei corde del gruppo di “Dressed to kill”, ha elogiato lo stile distintivo dell’artista di Minneapolis, spiegando che ogni volta che ha ascoltato una canzone di Prince “sapevi subito che era Prince: il modo in cui cantava e il modo in cui realizzava le canzoni, la sua produzione. Era Prince completamente. Aveva il suo stile, ed era bravissimo in quello”.
Il 69enne chitarrista statunitense, oltre a ricordare alcune serate trascorse nel locale First Avenue di Minneapolis - reso famoso da Prince nel film "Purple rain” - e aver descritto il club come “un luogo fantastico”, ha narrato dell’unica volta che ha incontrato la voce di "When doves cry”. Raccontando quel momento, Ace Frehley ha ricordato il suo incontro con Prince come “un po’ imbarazzante”. Il già adetto alle sei corde dei Kiss, spiegando il motivo, ha detto:
“Perché non mi ero reso conto che era così basso. Io ero una trentina di centimetri più alto di lui, perché avevo i tacchi. L’ho salutato ma non abbiamo mai conversato. È stato solo un breve incontro. Non ho mai passato del tempo con Prince”.
La prossima pubblicazione di Ace Frehley, “Origins vol.2”, sarà caratterizzata dalla presenza di alcuni ospiti che insieme al già chitarrista dei Kiss hanno lavorato a cover di brani di diversi artisti come - tra gli altri - Led Zeppelin, Deep Purple, Beatles e Rolling Stones. Tra i brani riletti da Frehley c’è anche “Manic Depression”, canzone di Jimi Hendrix e registrata con il suo gruppo per l’album “Are you experienced” del 1967. Già per il primo capitolo del suo progetto “Origins” l’ex sodale di Paul Stanley aveva proposto una propria versione, realizzata con John 5, di “Spanish castle magic” del musicista scomparso nel 1970 e della sua band.
Tra le altre cose, anche Prince nel corso della sua carriera si è confrontato con il chitarrista nato a Seattle. Per esempio, per l’album tributo a Jimi Hendrix “Power of soul - a tribute to Jimi Hendrix”, pubblicato nel 2004, l’artista di Minneapolis ha riarrangiato “Red house” facendola diventare “Purple house”.