Sono giorni di mobilitazioni, questi, tra le proteste e gli appelli di Black Lives Matter e quelle delle diverse categorie – è di oggi la campagna #iolavoroconlamusica - che hanno subito le conseguenze del Covid-19 e del lockdown messo in atto in buona parte del mondo per fronteggiarlo. Anche Miley Cyrus ha fatto sentire la sua voce sui social, su Twitter in particolare, chiamando in causa uno per uno i capi di governo internazionali e invitandoli a unirsi sotto il cappello dell’hashtag #GlobalGoalUnite, che contiene riferimenti tanto alle discriminazioni nei confronti della comunità afroamericana quanto ai pesanti effetti della pandemia. "L'Italia e il mondo sono uniti nella solidarietà con Black Lives Matter negli Stati Uniti. Dobbiamo restare uniti per affrontare il Covid-19 e per ridurre l’impatto sproporzionato che sta avendo sulle comunità emarginate, specialmente quelle di colore. Ti unisci a noi, Giuseppe Conte?", scrive ad esempio sul suo account Twitter Destiny Hope Cyrus – questo il nome all’anagrafe della cantante – rivolgendosi al nostro premier.
I programmi della cantante statunitense hanno subito diverse variazioni, in questo caso non a causa del Covid-19 ma dell’operazione alle corde vocali alla quale Miley Cyrus si è dovuta sottoporre nel novembre dello scorso anno. L’artista sta lavorando all’ideale seguito della sua ultima prova di studio, “Younger Now”.
Sono molti i grandi nomi del music biz che nelle ultime settimane sono intervenuti sulla morte di George Floyd e sulle proteste che ne sono conseguite tra la comunità afroamericana d’America e non solo. Oltre ad artisti e band come i Run the Jewels, Beyoncé, Brian May, Axl Rose e Adele, anche le etichette Sony e Republic, tra gli altri, sono si sono inserite nel dibattito con iniziative concrete.