Rettore: "Lucio Dalla disse a mia mamma, 'Signora deve solo cantare, non fare la t***a'"

La musicista veneta parla oltre che del cantautore bolognese anche di Vasco Rossi, Patty Pravo, Lucio Battisti.

Donatella Rettore ha concesso una lunga intervista al giornalista Alessandro Ferrucci di 'Il Fatto Quotidiano'. Durante la chiacchierata la musicista veneta non si è sottratta ad alcuna domanda rispondendo oltre modo schiettamente sui più svariati argomenti.

Noi vogliamo riportare opinioni e ricordi circoscritti al campo musicale. Di Vasco Rossi, la Rettore ha detto:

“È un ammaliatore, è uno di casa, non mette soggezione, ha trovato la sua formula e la ripropone in ogni pezzo. Così il pubblico non si sforza.”

Di Patty Pravo invece:

“Premesso: sono una sua fan, il suo fascino è inarrivabile, è totalizzante, e con i suoi atteggiamenti per anni ha superato tutte, compresa Mina.” Ma incalzata, aggiunge: “Oggi spesso non canta, non trova proprio le note, mentre quando è uscita con “Se perdo te”, non resistevo, e in casa la intonavo tutto il giorno, mamma disperata.”

La 66enne cantautrice nata a Castelfranco Veneto ricorda cosa le disse Andrea Mingardi sentendola cantare brani impegnati:

"Sei una bella figa, cosa te ne frega di cantare sulla rivoluzione spagnola o sulle femministe. E poi le femministe sono tutte brutte".

Uno spazio a parte lo dedica a Lucio Dalla che si sente di ringraziare prima di tutti: “A Lucio Dalla, uomo ironico, spiritoso e di grandissimo talento; sono stata l'unica donna che ha amato, ma solo perché mi considerava un maschiaccio.” Lo ringrazia perché: “Non avevo una lira e lui mi coinvolse nei concerti in Veneto e riuscì a togliere i dubbi a mia madre con una frase lapidaria: 'Signora deve solo cantare, non fare la troia'”. La mamma così rispose al cantautore bolognese: "'È già piena di grilli per la testa'. E Dalla: 'Risolviamo così: sua figlia canta e lei va a dire un paio di preghiere'”.

Dell'altro Lucio della canzone italiana, Battisti, ha detto:

“Incontrato per la prima volta ad Amburgo: lì avevo un gran bel successo, la numero uno, mentre in Italia no. E stupito mi domanda: 'Ma tu chi sei?' Gli spiego la situazione e sconsolato mi coinvolge in una riflessione: 'Da noi guardano più alla forma, al foulard, a quanto pesi, se hai le gambe a x. Mi sono rotto le palle di stare a dieta, e poi la mia donna l' ho trovata'. Da quel giorno ha acquistato tutti i miei dischi”.

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