Clash, i 40 anni di “London calling”: una canzone al giorno. “Train in vain”

In attesa di celebrarne il quarantennale della pubblicazione, il prossimo 14 dicembre, con un ampio speciale, vi presentiamo questo album epocale integralmente, canzone per canzone

Il brano è stato scritto una notte verso la fine delle sessioni Wessex e registrato il giorno dopo, per essere usato esclusivamente su un flexi disc incluso nel nuovo numero dell’autorevole rivista inglese New Musical Express. L’accordo, però, va a monte e il brano viene aggiunto all’album all’ultimo minuto, perfino dopo che è iniziato il confezionamento del disco. Di conseguenza non viene citato sul retro di copertina, sull’etichetta centrale o all’interno della copertina. L’omissione porta ulteriore confusione, coi fans che pensano che il brano si intitoli “Stand by Me,” data la preponderanza dell’espressione nel ritornello, e rafforzata dal fatto che le parole “train in vain” non si sentono da nessuna parte.

Pubblicato negli Stati Uniti il 12 febbraio 1980 come terzo singolo di “London Calling” (con lato B la traccia che dà il titolo al disco), “Train in Vain” è il primo successo in Top 30 dei Clash negli States, e non sorprende che la canzone funzioni, dato l’irresistibile gancio punk, il beat quasi disco e la linea vocale commovente di Mick. A volte il titolo si trova dilatato in: “Train in Vain (Stand by Me),” riconoscendo il ritornello ripetuto. Si teme che chiamando la canzone semplicemente “Stand by Me” si sarebbe generata confusione col famoso standard di Ben E. King.

Domani scriveremo la storia della creazione e della registrazione dell’album “London calling”.

Leggi qui la scheda di “London Calling”.

Leggi qui la scheda di “Brand new Cadillac”.

Leggi qui la scheda di “Jimmy Jazz”.

Leggi qui la scheda di “Hateful”.

Leggi qui la scheda di “Rudie can’t fail”.

Leggi qui la scheda di “Spanish bombs”.

Leggi qui la scheda di “The right profile”.

Leggi qui la scheda di “Lost in the supermarket”.

Leggi qui la scheda di “Clampdown”.

Leggi qui la scheda di “The guns of Brixton”.

Leggi qui la scheda di “Wrong’em Boyo”.

Leggi qui la scheda di “Death or glory”.

Leggi qui la scheda di “Koka Kola”.

Leggi qui la scheda di “The card cheat”.

Leggi qui la scheda di “Lover’s rock”.

Leggi qui la scheda di “Four horsemen”.

Leggi qui la scheda di “I’m not down”.

Leggi qui la scheda di “Revolution rock”.

I testi sono tratti dal libro di Martin Popoff “The Clash. Tutti gli album – Tutte le canzoni”, pubblicato da Il Castello, per gentile concessione dell’editore; al libro rimandiamo per la versione integrale dei testi di presentazione delle canzoni di “London calling” e di tutti gli altri album dei Clash.

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