In perfetto equilibrio tra l’insostituibilità di Freddie Mercury e il desiderio di tenere in vita, sui palchi internazionali, la musica della band di "Don't Stop Me Now", il chitarrista dei Queen Brian May ha sempre la risposta pronta per chi, quando vede Adam Lambert dietro al microfono della band britannica, non ci sta e grida al tradimento. E mentre il tour con il cantante statunitense si prepara, la prossima primavera, a fare tappa anche in Italia, con la data di Bologna del “Rhapsody Tour”, è da tempo che Brian May sottolinea la necessità di dare di volta in volta una nuova veste alla musica dei Queen, che se è vero che non morirà mai è anche vero che – agli occhi dei componenti dei Queen, rimasti orfani del loro Freddie Mercury nel 1991 – merita di ricevere sempre nuova linfa.
Abbiamo scovato un’intervista che nel 2015 Rockol ha fatto a Brian May: il musicista britannico era impegnato in tour con Kerry Ellis, una conoscenza di lunga data dell’artista, con la quale a partire dal suo coinvolgimento nel musical ispirato alla musica dei Queen “We Will Rock You” il chitarrista non ha più smesso di collaborare. In quell’occasione, May ci raccontava: “I Queen ci sono sempre. È quello che siamo, è da lì che arriviamo, anch’io. Le canzoni dei Queen non devono essere fossili in un museo, devono vivere ed essere cantate. Sono felice quando vengono reinterpretate, quando tornano in vita, anche se vengono cantate male. Ma noi le cantiamo bene!”. Quanto a Kerry Ellis, la cantante si è così espressa: “Sono sempre colpita da quanto le canzoni dei Queen ispirino la gente di tutto il mondo. È una cosa che passa di generazione in generazione. I giovani le cantano perché sono belle: dureranno per sempre!”.