Livio Cori - la recensione di "Montecalvario"

Se Livio Cori non è la voce di "Nove maggio", come ha più volte ribadito pure nelle interviste sanremesi (con buona pace dei foniatri e delle loro strane perizie), ci gioca parecchio. "Montecalvario", l'album d'esordio del rapper partenopeo, è pieno di indizi che sembrano portarci proprio sulle tracce di Liberato. Lo abbiamo ascoltato:

L'idea alla base del disco è tutta racchiusa in "Un'altra luce", la canzone che Livio Cori ha presentato a Sanremo 2019 in coppia con Nino D'Angelo: è un confronto tra la generazione di ieri, rappresentata da Nino, e la generazione di oggi, rappresentata invece dai ragazzi come Livio, che sono disillusi, sfiduciati, spaventati dal futuro, costretti a scontrarsi con sogni spesso irrealizzabili, ma illuminati da una bella luce. Quella di Napoli è particolarmente abbagliante: dopo essere stata parecchio tempo in ginocchio, condannata ad un lungo periodo di crisi e decadenza, da ormai qualche anno a questa parte la città sta finalmente risorgendo, sotto tutti i punti di vista. Tornando così a ispirare i suoi figli.

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