Nuovo lavoro in studio per Bob Mould, che trova una nuova vena espressiva più solare e combattiva. Un disco "combattente", che cerca di lasciarsi alle spalle il "presoamalismo" e il mugugno. E funziona:
Bob Mould si avvicina ai sessant’anni – traguardo che da alcuni (vedi l’ultimo Fiumani, tanto per citare un esempio nostrano) è visto come un “abisso” da esorcizzare o da affrontare con stoicismo. E invece il caro Mould sembra abbracciare la saggia teoria non stare a farsi troppe seghe mentali.