Non è usuale che, in ambito rock, l'allarme rosso lo faccia suonare un documento del Patent and Trademark Office americano, ma può succedere: lo scorso 8 febbraio la Kiss Catalog Ltd, società di edizioni che amministra il patrimonio creativo della band di Gene Simmons e Paul Stanley, ha registrato presso l'ufficio brevetti statunitense il marchio "The End Of The Road". Secondo il documento presentato nell'archivio online dell'ente - visibile a questo indirizzo - la società ha legato alla frase i diritti per "servizi di intrattenimento" e, più nello specifico, "spettacoli dal vivo eseguiti da una band" ("Entertainment services, namely, live performances by a musical band").
Così - dopo quelli di Elton John, Eric Clapton e Paul Young - a breve potrebbe arrivare l'annuncio di prossima cessazione di attività da parte dei Kiss, che - tuttavia - nel corso degli anni hanno minacciato più volte di andare in pensione, senza però mai ritirarsi effettivamente. Nel 2000, per esempio, il "Farewell Tour" fece pensare ai più che il ritiro definitivo della storica band newyorchese fosse ormai prossimo: la band proseguì nelle attività e qualche anno più tardi Stanley spiegò come la tournée - dal nome effettivamente fuorviante - altro non fosse se non un tentativo di "far tornare la band agli antichi fasti" dopo anni di conflitti tra gli elementi del gruppo.
Lo scorso maggio, tuttavia, Simmons rilasciò a Glasgow Live delle dichiarazioni piuttosto chiare riguardo al futuro del gruppo: "Ogni sera mi metto addosso una ventina di chili tra trucco e armatura, salgo su zeppe alte 20 centimetri, sputo fuoco, vengo sospeso a mezz'aria e tutta quella roba lì (...) Non riusciremo più a fare queste cose quando avremo settant'anni, e adesso io ne ho 67. Manderemo avanti lo show ancora per qualche anno, poi quando capiremo che sarà il tempo di ritirarci, ci ritireremo, e lo faremo nel modo giusto, cioè con una grande festa. Credo che dovremmo fare qualcosa che stupisca il pianeta. Qualcosa di grande e mondiale... e probabilmente gratis".
Probabile, quindi, che "la grande festa completamente gratis" possa essere dietro l'angolo. Magari non del tutto gratis, o - almeno - non da subito. Perché i tour di addio sono sempre un ottimo affare...