I numeri e le curiosità del tour degli U2 - GUARDA

È tutto pronto, a Roma, per la prima delle due date degli U2 allo Stadio Olimpico di Roma, in programma questa sera e domani. Con i due concerti romani la band guidata da Bono porta in Italia lo spettacolo del tour per il trentennale di "The Joshua Tree", partito lo scorso maggio a Vancouver, in Canada. Roma è la terza città europea in cui il "The Joshua Tree tour 2017" fa tappa, dopo la serie di concerti in Canada e negli Stati Uniti: la branca europea del tour ha debuttato lo scorso 8 luglio al Twickenham Stadium di Londra (dove gli U2 si sono esibiti anche il 9 luglio), per poi fare tappa a Berlino (il gruppo ha suonato all'Olympiastadion lo scorso martedì). Abbiamo raccolto i numeri e alcune curiosità sulla serie di concerti dedicati ai festeggiamenti del trentennale di uno degli album più amati della band irlandese.

Le 21 date tenute in Canada e negli Stati Uniti tra maggio e giugno hanno visto gli U2 esibirsi di fronte alla bellezza di oltre un milione di spettatori (un milione e quarantaduemilaseicentonovantaquattro, per l'esattezza), incassando più di 123,7 milioni di dollari (vale a dire circa 110 milioni di euro). A questi dati bisognerà poi aggiungere quelli relativi alle dodici date europee, alle altre nove date negli States in programma a settembre e alle nove date in Sud America del prossimo ottobre (gli organizzatori, per ora, parlano di circa 2,5 milioni di spettatori).

Grande attenzione, per quanto riguarda gli spettacoli, è data alla scenografia e agli effetti speciali: anche per questo tour gli U2 hanno voluto al loro fianco il direttore creativo Willie Williams, che li segue da ormai oltre trent'anni a questa parte. Lo schermo alle spalle del palco è molto grande: misura 61 x 14 metri, è composto da oltre mille pannelli video singoli e ha una risoluzione di 7,6K (le grafiche vantano lo zampino di Anton Corbijn, fotografo e regista che nel 1987 scattò le foto della copertina di "The Joshua Tree").

Quanto al palco: si estende lungo 59 metri, è stato disegnato dagli architetti di Stufish Entertainment Architects (che collaborano con Bono e compagni dal 1992) e costruito da Tait Towers. Comprende anche un b-stage pensato come l'ombra dell'albero che campeggia nello schermo del palco, una passerella che arriva in mezzo al parterre.

 

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