Radiohead, accuse di violazione di copyright e minacce di cause legali per il video di 'Burn the witch'

William Mollett, figliastro di Gordon Murray, l'ideatore della serie per ragazzi inglese in stop-motion "Trumpton", mandato in onda dalla BBC a partire dal 1967 e piuttosto popolare oltreoceano negli anni Settanta, ha minacciato di querela i Radiohead per la clip di "Burn the witch", il primo estratto dal nuovo album della band di Oxford "A Moon Shaped Pool": secondo quanto dichiarato dall'uomo al New Musical Express, Thom Yorke e soci avrebbero dovuto "domandare il nostro consenso" prima di pubblicare il video. "Consideriamo la loro scelta un'aggressione al nostro marchio: ai nostri occhi è un'effrazione di diritto d'autore e stiamo considerando quali provvedimenti prendere".


Il video di "Burn the witch" è stato diretto da Chris Hopewell - coinvolto anche come direttore artistico del lavoro - per la produzione di Rosie Lea Brind: le animazioni in stop motion sono state curate da uno staff composto da Elaine Andrew, Virpi Kettu, Bonnie Griffin, Lucy Roberts, Ash Clarke, Ella Baraclough, Bec Coates, Rosie Lea Brind, Chris Hopewell e Andrew Stuart.

Non è la prima volta che in Gran Bretagna una band fa riferimento al classico show televisivo per ragazzi: nel 1986 gli Half Man Half Biscuit pubblicarono un EP intitolato "The Trumpton Riots" dove si immaginavano disordini nelle strade della cittadina immaginaria dove è ambientata la serie.

 

Nel corso del passato fine settimana anche I Cani avevano rivendicato - in modo del tutto scherzoso - un ascendente su una sequenza inclusa nella clip di "Burnt he witch", postando (a destra, nel frame) la foto di copertina del loro disco di debutto "Il sorprendente album d’esordio de i Cani":

 

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