Indipendenza della Scozia, vince il no: le reazioni dei musicisti

Con un'affluenza dell'85% si è chiuso il referendum che doveva sancire la volontà popolare per stabilire se la Scozia sarebbe divenuta indipendente dal Regno Unito o meno. Il verdetto è stato per il no, quindi non ci sarà nessuna scissione. Già durante lo spoglio, nelle prime ore della mattina del 19 settembre, anche il primo ministro scozzese Alex Salmond ha ammesso la sconfitta dei separatisti.
Salmond ha aggiunto che spera che il Regno Unito mantenga le promesse fatte alla Scozia di concedere maggiore autonomia.

Sulla questione, negli scorsi giorni, si sono pronunciati diversi musicisti, proponendo le proprie idee sulle motivazioni per cui - a loro dire - fosse meglio votare per l'indipendenza o per il mantenimento dello status quo.
Fra i fautori dell'indipendenza c'erano Matt Bellamy dei Muse, Björk, l'ex Smiths Johnny Marr, Edwyn Collins, Stuart Braithwaite (Mogwai) e Alex Kapranos (Franz Ferdinand).
Il fronte del no, invece, vedeva a proprio favore nomi del calibro di David Bowie, Mick Jagger, Sting, Brian Ferry e David Gilmour.

Fra i primi a reagire al risultato del referendum c'è stato Matt Bellamy, che indispettito ha twittato due volte a distanza di pochi minuti:







 
Billy Bragg esprime parecchio rammarico, con tagliente ironia:



I Garbage, nel loro account twitter ufficiale, commentano:


 
Edwyn Collins è piuttosto rassegnato:


 
Stuart Braithwaite, che molto si è speso per la scelta indipendentista, nelle prime ore del mattino, vedendo che le cose si mettevano male, ha twittato esprimendo soddisfazione per la maggioranza di "sì" a Glasgow, in un panorama però negativo:



I Frightened Rabbit, fra le band che hanno partecipato al grande concerto di Edimburgo del 17 settembre per l'indipendenza scozzese (A Night for Scotland), commentano:


Eddi Reader, che ha aperto il concerto A Night for Scotland commenta, speranzosa:








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