Prima il debutto da regista - con il corto "Hunter of the invisible game" - poi quello da scrittore (per ragazzi), con il libro illustrato ispirato al brano "Outlaw Pete": a 64 anni, Bruce Springsteen sembra vivere una seconda giovinezza, che lo avrebbe portato - secondo voci circolate nelle ultime ore, e confermate da un tweet riportato qui sotto - anche a passare la sua prima esperienza davanti alla macchina da presa. Il Boss avrebbe accettato di far parte del cast di "Lilyhammer", serie televisiva norvegese visibile negli USA tramite la piattaforma Netflix che già vede tra i protagonisti il chitarrista della E Street Band - e storico sodale del rocker del New Jersey - Steven Van Zandt (che, per girare gli episodi della seconda stagione, fu costretto ad interrompere le attività musicali dal vivo facendosi rimpiazzare pro tempore da Tom Morello, già nei Rage Against the Machine).
Springsteen avrebbe sfruttato il periodo di assenza di impegni dal vivo per onorare il suo impegno sul set: secondo le prime indiscrezioni emerse - e al momento ancora non confermate in via ufficiale - la voce di "Born to run" dovrebbe apparire in almeno un episodio, vestendo i panni - come rivelato dalla foto - di un impresario funebre. Alle riprese potrebbe prendere parte anche Tony Sirico, che già interpretò l'antagonista di Van Zandt nei "Sopranos".