The Observer 2013: l'intervista a Mara e la recensione de Le Case Del Futuro

Come ogni settimana, prosegue l’appuntamento del venerdì con Rockol The Observer: da oggi, infatti, sono on line l’intervista a Mara e la recensione del nuovo Ep deLe Case Del Futuro.

Mara, al secolo Mara Luzietti, nasce a Ravenna nel 1981, dove oggi lavora come insegnante di avviamento musicale per bambini nelle scuole, e come musicoterapista in ambienti scolastici e terapeutici. Cresciuta ascoltando Beatles, Syd Barrett, Portishead e Deus, Mara sviluppa un songwriting particolarmente caratterizzato dalla necessità di fissare ricordi in modo molto visivo, dosando quindi luci e ombre in pezzi dal forte contenuto cantautorale, ma musicalmente affini a generi come, ad esempio, l’ambient e soprattutto, il twee pop. Nel 2009 Mara incontra il musicista Francesco Giampaoli (Sacri Cuori, Classica Orchestra Afrobeat, Quartetto Klez, Sur), col quale realizza nel 2012 il suo album di debutto intitolato “Dots”: “I pezzi in realtà li ho scritti tutti nell’arco di sei / sette anni, e l’obiettivo non era assolutamente farne un disco, ma soltanto crearli e dargli una loro forma; fino a qualche anno fa per me già solo questo era il traguardo” ha raccontato Mara a Rockol “La voglia di racchiuderli in un disco è arrivata successivamente, una volta che i singoli pezzi avevano trovato una loro identità. Solo da quel momento Dots è diventato l’obiettivo”.

La recensione della settimana per The Observer è invece quella di “Neve”, l’ultimo Ep firmato Le Case Del Futuro.
Le Case Del Futuro sono una band pop / shoegaze di Brescia composta da Nicolò Brattoli, Greg Dalla Voce e Alessio Lonati. Il nuovo EP intitolato “Neve”, pubblicato ad un anno di distanza dal disco d’esordio “Lucertole”, si presenta stilisticamente affine a quanto fin qui prodotto. Quattro i pezzi in scaletta: la bella title- track, anticipata da “Come volevi vivere”, l’episodio più “punk” del lotto, dalla cover di “Tungsteno”, brano dei mai dimenticati Scisma, e da “L'ultima”, brano di chiusura di “Lucertole”, manipolata attraverso suggestioni noise e loop elettronici, dalla mano - particolarmente ispirata - di Luca Giovanardi dei Julie's Haircut aka Silent Panda / Deadly Panda

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