Il caso che sta scuotendo le fondamenta del mondo dello spettacolo britannico - l'inchiesta sulla presunta attività di molestatore sessuale seriale di Jimmy Savile, storica voce (e volto) della BBC già presentatore di notissimi programmi musicali come New Musical Express e Top of the Pops che ha portato ieri all'arresto di Gary Glitter, figura di spicco del glam inglese anni Settanta già noto alle cronache per essere stato condannato, tanto in patria quanto in Vietnam, per molestie a minori - non ha sconvolto il frontman degli Status Quo Rick Parfitt, che al Telegraph ha confessato come tutti gli artisti passati almeno una volta degli studi della British Broadcasting Corporation fossero al corrente dei costumi di Savile e dei suoi collaboratori.
"Sorpreso dall'inchiesta? No, perché molti di noi, come chiunque altro fosse dell'ambiente, erano al corrente di tutto", ha fatto sapere Parfitt: "Sospettavamo tutti di Savile. La sensazione che provavamo era: 'Qui c'è qualcosa che non quadra'. Ma non sapevamo esattamente cosa, quindi la cosa rimase lì. Abbiamo partecipato a tante puntate di 'Top of the Pops' e 'Jim’ll fix it' ma non l'abbiamo mai colto sul fatto. In ogni caso, avevamo dei camerini in aree separate. Era pieno di ragazze di 17-18 anni, ed era cosa molto comune che fossero invitate dagli ospiti nei propri camerini. Credo che all'epoca chiunque sarebbe stato perdonato per aver avuto un rapporto con una di quelle ragazze, perché lo facevano tutti. Ce ne erano un mucchio, tutte ben disposte. Entravano in camerino con le gonne alzate sui fianchi. Tutti facevano tutto con tutti, e sì, certo, l'abbiamo fatto anche noi. Era Top of the Pops, non era un mistero per nessuno".
L'inchiesta di Scotland Yard sulle presunte violenze perpetrate da Savile ai danni di altrettante vittime (oltre 300 giovani in oltre 40 anni di carriera) potrebbe coinvolgere diversi personaggi noti dello showbiz britannico: gli inquirenti, ad oggi, stanno facendo luce su più di 400 filoni di indagini.
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29/10/2012