E' ormai consolidato e di vecchia data l'appoggio di Bruce Springsteen a Barack Obama e al Partito Democratico: sin dal 2008, quando l'allora senatore dell'Illinois era in corsa per la candidatura presidenziale contro Hillary Clinton, il Boss ha dimostrato profonda stima e fiducia per Obama e il suo programma politico. D'altro canto, anche il Presidente non ha mai celato una certa affinità, nè il suo apprezzamento, nei confronti di Springsteen e della sua musica: "L'America delle sue canzoni, con la sua gente che lavora duro ed ha grandi sogni è una cosa che conosco ed una visione che condivido per il nostro futuro", ebbe a dire in passato Barack, "ecco perché sono onorato d'avere il suo appoggio per questa avventura".
Il reciproco appoggio è stato rinnovato dai due anche nel 2012, ora che l'America è entrata nel vivo del suo quadriennale rimescolamento politico: Barack Obama, come suggello del suo discorso finale al Convegno Nazionale del Partito Democratico ha scelto proprio un brano del Boss, per la precisione "We take care of our own", prima traccia e singolo di "Wrecking ball", ultimo lavoro in studio del cantante del New Jersey.
Il risultato è stato un aumento del 409% delle vendite del brano che, a sette mesi dalla sua prima apparizione sul mercato discografico, ha registrato 2.000 download nell'arco del solo week end scorso.
Anche l'intero album, sulla scia di questo rinnovato successo, ha ricevuto una consistente spinta verso l'alto, passando dalla 199° posizione alla numero 112 nella classifica di Billboard, con un incremento delle vendite del 37% in una settimana.