E' dal 21 febbraio 2012 che Maria Alyokhina, Nadezhda Tolokonnikova e Yekaterina Samutsevich, componenti del collettivo punk femminista russo battezzato Pussy Riot, sono in carcere. E, qualora venissero condannate, potrebbero rimanerci per sette anni. Le tre ragazze sono state arrestate per aver inscenato un'esibizione all'interno della Cattedrale del Cristo Salvatore, a Mosca: in perfetto stile punk, le Pussy Riot hanno intonato la preghiera "Holy Mother, Blassed Virgin", declinandola in una versione "anti Putin" che è valso alle manifestanti l'immediata carcerazione con l'accusa di vandalismo - nonché blasfemia da parte della Chiesa Russa Ortodossa.
Red Hot Chili Peppers e Franz Ferdinand (entrambe le formazioni erano in tour in Russia, il 22 luglio scorso) si sono mobilitati in difesa delle tre musiciste recluse, ormai da 5 mesi. Secondo quanto riportato dal sito Gazeta.ru, Anthony Kiedis e compagni hanno scritto una lettere in sostegno alle Pussy Riot: "Nadya, Katya e Masha, vi amiamo e vi sosteniamo. Siamo qui per aiutarvi". "Vi penso sempre. Applaudo il vostro coraggio. Prego per il vostro rilascio. Cercherò di informare il maggior numero di persone possibili su quello che vi sta accadendo", ha aggiunto poi Flea, bassista della band. Inoltre, il frontman dei RHCP ha indossato per tutta la durata del concerto al Luzniky Stadium di Mosca, una maglietta con sopra i nomi delle tre ragazze.
Allo stesso modo anche la band capitanata da Alex Kapranos si è dimostrata particolarmente interessata alla causa del collettivo femminista e, durante lo spettacolo dei Franz Ferdinand, ha dedicato il brano "The fire" alle tre detenute. "Questa canzone è rivolta a tutti i musicisti che finiscono in galera solo perché dicono ciò che pensano", ha affermato il cantante, "è per le tre ragazze delle Pussy Riot che ora si trovano in galera. Per favore, fate sentire loro il vostro supporto anche se non sono delle nostre fan".
Il vocalist inglese non ha mancato inoltre di dire la sua anche tramite twitter: "Sono sicuro che siete fan del loro diritto di esprimere le loro opinioni".
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24/07/2012