Un succinto lancio dell'ANSA informa della morte di Cesaria Evora, avvenuta oggi 17 dicembre in un ospedale di Sao Vicente. Lo ha annunciato Mario Lucio Sousa, ministro della cultura di Capo Verde, arcipelago di dieci isole di origine vulcanica situato nell'oceano Atlantico a circa 500 km dalle coste senegalesi.
Nata il 27 agosto 1941 a Mindelo, Capo Verde, aveva debuttato professionalmente come cantante solo a 47 anni, nel 1988, con l'album "La diva aux pieds nus". La popolarità arrivò due anni dopo con il secondo disco, "Distino di Belita", e soprattutto con il successivo, "Mar azul". Interprete straordinaria della morna, una sorta di blues che è considerata la musica tradizionale capoverdina, Cesaria Evora guadagnò stima internazionale sia da parte della critica sia da parte dei musicisti (primo fra tutti il brasiliano Caetano Veloso). Più volte nominata per i Grammy (ne aveva ricevuto uno nel 2004 con "Voz d'amor"), tenne centinaia di concerti in giro per il mondo. Dopo alcuni seri problemi di salute - un infarto nel 2008 - aveva rallentato la propria attività dal vivo. Il suo ultimo album di inediti, "Nha sentimento", uscì nel 2009. Operata a Parigi dopo un attacco cardiaco, era in cura dal 2010 e aveva a fine settembre di quest'anno annunciato il suo definitivo ritiro dalle scene.
Nel 2005 aveva collaborato con Adriano Celentano, cantando, nell'album "C'è sempre un motivo", una versione di "Il ragazzo della via Gluck" intitolata "Quel casinha".La canzone è stata poi inclusa in "&", raccolta di duetti pubblicata nel 2010 che contiene collaborazioni con (fra gli altri) Bonnie Raitt, Caetano Veloso, Goran Bregovic, Marisa Monte. Nel 2009 aveva pubblicato un album di duetti con cantanti italiani intitolato "Capo Verde - Terra d'amore".