Kurt Cobain, persona sensibile, avrebbe voluto avere un piccolo zoo personale. Il frontman dei Nirvana, morto nel 1994 a 27 anni, è tra i soggetti del nuovo libro "Everybody loves our town, an oral history of grunge" scritto dal giornalista Mark Yarm. L'autore ha raccolto vari aneddoti su gruppi dell'epopea grunge e non mancano interessanti spigolature su Cobain. Quella relativa allo zoo è stata raccontata dal discografico Bruce Pavitt. Il co-fondatore dell'etichetta Sub Pop ha detto: "Cobain era una persona sensibile a cui piacevano molto i bambini e gli animali. Mi ricordo che la prima volta che sono andato a casa sua, aveva lì tre gabbie di gerbilli (ratti delle sabbie); ebbi l'impressione che amasse di più gli animali che la maggior parte delle persone. Disse che gli sarebbe piaciuto avere un piccolo zoo personale, ma credo che stesse solo lavorando di fantasia. In quella settimana i Nirvana avevano preso il posto di Michael Jackson al numero uno in classifica e, per parecchi versi, Kurt mi fece venire in mente Michael Jackson. Provate a pensare a Neverland...con la passione per i bambini e gli animali. Se avessi sentito dire quelle parole da Michael Jackson, non mi sarei sorpreso per nulla".
Di "Everybody loves our town, an oral history of grunge" il "Library Journal" ha scritto: "Yarm, ex direttore di 'Blender', ha intervistato più di 250 musicisti, discografici e addetti ai lavori per questa storia, personale e completa, sulla musica grunge. Libro molto consigliato". La rivista "Revolver" ha scritto: "E' come Shakespeare, se Shakespeare avesse parlato di eroinomani con i capelli sporchi".
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11/09/2011