Parlotones: "Dopo il Sudafrica, vogliamo conquistare il mondo"

In Sudafrica hanno abbattuto ogni record di vendita e diviso il palco con gruppi come Smashing Pumpkins e Razorlight, ma ora vogliono farsi conoscere anche nel resto del mondo. Questo è l'obiettivo dei Parlotones, gruppo indie-pop originario di Johannesburg, che ha esordito in patria già da dieci anni fa. La band pubblicherà il nuovo album "Stardust Galaxies" il prossimo 4 giugno, raggiungendo per la prima volta il mercato internazionale dopo aver pubblicato tre dischi in patria. "Siamo orgogliosi di portare la nostra musica in giro per il mondo - racconta il cantante Khan Morbee - per noi è un sogno che diventa realtà. So che lo dicono sempre tutti gli artisti, ma penso che questo sia il nostro disco migliore". Nel loro paese i Parlotones sono delle vere e proprie star, al punto che suoneranno a Soweto, al concerto di inaugurazione della Coppa del Mondo, il prossimo 10 giugno. Con loro si esibiranno, tra gli altri, Alicia Keys e Black Eyed Peas: "Mi piace il calcio, ci giochiamo spesso. Quel concerto sarà incredibile, il più grande che abbiamo mai fatto. Se poi penso al pubblico che lo guarderà in tv mi gira la testa" confessa Khan.

Da appassionati di pallone, secondo loro chi vincerà il mondiale? "Ovviamente tifiamo Sudafrica - dice il bassista Glenn Hodgson - ma non credo che ce la faremo ad alzare la coppa: io punto su Inghilterra e Germania, dire Spagna sarebbe troppo scontato. Anche se non bisogna mai sottovalutare la vostra Italia". L'album è anticipato dal singolo "Life design", un brano indie-rock in pieno stile Killers: "Come spesso succede - racconta Khan- è stata la casa discografica a sceglierlo, ma a noi va benissimo così. Anche se a dirla tutta all'inizio avevamo sottovalutato quella canzone e l'avevamo esclusa dall'album. Poi un giorno, poco prima di fare la tracklist definitiva, l'abbiamo riascoltata e ci siamo resi conto di quanto era buona".

Olte al singlo, l'album contiene anche canzoni come "Push me to the floor" e la ballata "Stardust galaxies", registrata con la cantante Zolani Mahola. Il gruppo ha sempre dichiarato il proprio amore per il rock anni Ottanta, anche se spesso vengono accostati a gruppi più attuali come Razorlight e Killers: "Smiths e Cure sono i nostri preferiti, ma amiamo anche i Radiohead. Sono stati di grande ispirazione per noi. Ma pensiamo che la nostra musica sia più allegra, tutto sommato più pop. Con i Razorlight abbiamo suonato diverse volte in Sudafrica, ci piacciono le loro canzoni, ma in realtà ascoltiamo un po' di tutto". Alla band non mancano elementi dark, soprattutto nel modo di vestire sul palco: "È vero, ma la nostra musica in fondo è solare, non è roba per depressi", scherza il cantante. I Parlotones non si limitano alla musica: da qualche anno infatti produce anche un vino chiamato "Giant Mistake", premiato tra l'altro dal giornale inglese Sunday Times: "Nella regione di Cape Town, che è simile alla vostra Toscana, abbiamo visto fare il vino un sacco di volte. Lì c'era anche un nostro fan, che un giorno ci ha convinto a iniziare la produzione".

Da cittadini sudafricani, non poteva mancare una battuta su Nelson Mandela, l'ex-presidente diventato un simbolo della fine dell'apartheid: "È una persona speciale, quando entra in una stanza sprigiona una grande energia positiva, ma in realtà è uno molto alla mano. Suona un po' hippy ma è vero", scherzano i due. Il gruppo ha molti piano per il futuro, sia in patria che all'estero: "Ora siamo in tour, ma stiamo lavorando a nuove canzoni. Ci piacerebbe tornare a registrare entro l'inizio del prossimo anno". A quando un concerto in Italia? "Dovremmo venire a ottobre, sicuramente a Milano - concludono - ma se tutto andrà bene speriamo di poter aggiungere anche una data a Roma".

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