Max Stefani - I 4 CAVALIERI DELL'APOCALISSE - la recensione

Recensione del 17 mag 2016

Voto 7/10
“I 4 cavalieri dell’Apocalisse” è il secondo libro di Max Stèfani dopo la sua traumatica uscita dalla rivista che aveva fondato, “Il mucchio selvaggio”. La storia di quello storico marchio del rock italiano (con le relative polemiche con gli ex compagni, che ancora affiorano spesso sui social network) era stata l’oggetto di “Wild thing”, una sorta di autobiografia intellettuale e musicale pubblicata nel 2012.


Questa volta Stefani parte dalla lezione di “Outsider”, la rivista che ha fondato e diretto dal 2013 al 2014, per raccontare le gesta di 4 grandi chitarristi, i Cavalieri dell'Apocalisse del titolo, nel periodo ’60-’70: Jeff Beck, Eric Clapton, Peter Green e Jimmy Page.
386 pagine fitte fitte che, come in Outsider, uniscono materiali d’archivio a nuovi racconti che legano il tutto: la “oral history” - modello di molti libri anglosassoni, fatto di virgolettati uniti in maniera sistematica e narrativa - si fonde con la visione iconoclasta di Stèfani, il suo amore per il rock blues, il suo stile personale e senza filtri.
Il risultato è una piacevole e approfondita lettura, con un capitolo per ogni anno, volta a tratteggiare le quattro figure, la lo storia, i loro personaggi. E con un’appendice altrettanto ricca, che unisce materiali complementari e diversi: riflessioni sociologiche sullo star system e le groupies, playlist, bibliografie e un ricco apparato fotografico.
Il libro, stampato in mille copie, è reperibile nei negozi di dischi, o ordinandolo via posta a max@outsiderock.

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