Al Liga, Bertoncelli aveva già dedicato due libri, “Una vita da mediano” e “Vivere a orecchio”; ovvio che il contenuto di quelle opere torna a farsi utile per la stesura di questa, ma l’autore amplia il raggio d’azione e ricostruisce più minuziosamente e con maggiori dettagli il periodo storico trattato (che per questa prima tranche va dal 1985 al 1995), intervistando buona parte di quanti hanno avuto a che fare, soprattutto professionalmente, con il rocker di Correggio (no, nessun gossip sentimental-erotico – magari a qualcuno spiacerà, ma Bertoncelli non è incline a cedimenti alla “Novella 2000”).
La lettura è divertente e piacevole, la narrazione cordiale e quasi – anzi, senza quasi - affettuosa; naturalmente la lettura è consigliata agli estimatori del musicista, per tutti gli altri, tre tomi suonano francamente ridondanti – né si ricordano esempi analoghi per altri protagonisti della scena musicale italiana, nemmeno di ben più lungo corso di Ligabue. Un bel progetto, comunque; chissà che non sia di esempio ad altri.
(fz)