Douglas A. Martin - UNA TRACCIA DEL MIO AMORE - la recensione

Recensione del 12 apr 2012

Voto 6/10
Un po' romanzo di formazione, un po' storia indiretta di una rockstar, "Una traccia del mio amore" è un libro davvero particolare, che arriva in Italia grazie a Indiana Editore a 12 anni dalla sua pubblicazione originaria.

Protagonista è un ragazzo che cresce in una città del sud degli Stati Uniti, tra problemi famigliari e pregiudizi. Incontra una rockstar che aveva visto in TV e se ne innamora: il libro racconta la relazione tormentata del ragazzo insicuro e della rockstar al massimo del suo splendore.
La rockstar, mai nominata, è Michael Stipe. Assieme a lui ed altri, Douglas A.Martin aveva già scritto nel '96 - il periodo in cui la storia si è svolta realmente - una raccolta di poesie, "The haiku year".
Tra le righe del romanzo si riconoscono il videoclip di "Drive", la morte di River Phoenix (caro amico di Stipe), il tour di "Monster" che porta in giro Stipe e lo allontana da tutto.
Una lettura delicata, ma più adatta a chi ama i romanzi di formazione che non ai fan della band americana. Il racconto è molto introspettivo e la musica, più che la protagonista, è un leggero sottofondo alla storia.

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