Come nota giustamente Manuel Agnelli, è inutile fare gli integralisti dell'indie: "La questione fondamentale nelle nostre mani e nelle nostre anime è come lo possiamo fare". Questo libro offre consigli semplici, senza pregiudizi a chi vuole muoversi. E' quasi un libro di "Self-help" di quelli che piacciono tanto agli americani, ma senza quegli eccessi stile "leader di te stesso" dei tanti manuali ispirati alla PNL.
Dal suonare assieme a gestire i social network, troverete un po' di tutto, con un tono che cerca di demistificare molti luoghi comuni, e con qualche utile aggiunta dei traduttori che adattano i consigli al nostro contesto.
Alla fine, il pregio migliore del libro è proprio la demistificazione: è un libro lucido, che non esalta e non demonizza quello che sta succedendo alla musica, ma lo legge, lo analizza - anche se in maniera inevitabilmente un po' spicciola. La lettura in alcuni punti può risultare un po' leggera, se siete già degli ascoltatori/musicisti/operatori un poco smaliziati. Ma ciò nonostante, rimane una lettura congliatissima.