"Vasco In concerto" in realtà non racconta solo questo: è un libro diviso in due parti che si alternano. La prima parte è la cronaca documentata della storia delle esibizioni e dei tour di vasco, ricca di dettagli frutto di un paziente lavoro di ricerca. Ci ho persino trovato notizie del primo concerto di Vasco che vidi, nel 1985 a Cuneo, per il quale vennero fermati e/o arrestato diversi spettatori per droga (me lo ricordo bene, era una cosa che fece parecchio notizia nella profonda provincia piemontese degli anni'80).
E poi c'è la seconda parte, interviste alle persone che, negli anni sono o sono state vicine a Vasco. Interviste presentate sottoforma di memoria in prima persona, che - tranne rari casi - offorno soprattutto un ritratto molto affettuoso di Vasco, anche troppo, quasi al limite dell'adulazione. Un po' come l'introduzione di Fausto Pirito, bella ma più da fan che da giornalista.
Il tutto è completato da una ricca iconografia, fatta di memorabilia provenienti dalla collezione di Francesco Corbetta: biglietti, poster, addirittura una copia di "Vado al massimo" firmata da "Quel tale che scrive sul giornale", ovvero Nantas Salvalaggio, il giornalista famoso per avere scritto un ritratto impietoso del Vasco degli esordi.
Insomma: un libro ben fatto, in parte diretto ai fan e con una parte, quella più di cronaca, che può essere letta come uno spaccato della storia della musica dal vivo in Italia degli ultimi 30 anni.
(gs)