David Smay - SWORDFISHTROMBONES - la recensione

Recensione del 14 set 2010

Ci sono dischi davvero epocali, e "Swordfishtrombones" lo è. Era il 1983 e quasi tutto cambiò, per Tom Waits. Arrivava dalla colonna sonora di "One from the heart" (film che fu un flop colossale), cambiò etichetta, cambiò suono. Il nuovo disco uscì per la Island, e fu il primo di quel processo che negli anni lo portò ad abbandonare il piano per dare alle sue storie un vestito nuovo, stratificato, fatto di rumori e suoni spesso inconsueti.

Inevitabile quindi che la storia di quel disco, di quelle canzoni venisse raccontata da un libro di quella collana che meritoriamente la "No Reply" sta pubblicando in Italia. Lo scrive David Smay, che analizza il disco canzone per canzone, ricostruendone la storia, i collegamenti, e così via. Buona l'idea della postfazione ad un cantante italiano - Dente, che racconta di come scoprì il disco: un micro racconto, breve e bello. Completa il tutto una cronologia dei principali eventi dell'anno di uscita dell'album, il 1983.

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