E’ vero che il libro si apre, inevitabilmente, con una trentina di pagine dedicate alla venuta in Italia dei Beatles (le più interessanti per lo storiografo della musica), ma resta il fatto che due terzi del libro sono dedicati alle vicende private di Leo; che si intrecciano con quelle di altri personaggi noti (vedi l’incontro con Dario Fo a Porto Valtravaglia negli anni della fine della guerra), ma che restano, per quanto avventurose ed esemplari, vicende private, il cui interesse è inevitabilmente ristretto alla cerchia di chi Watcher l’aveva conosciuto personalmente.
Un po’, appunto, come nel libro di Pietruccio Montalbetti, che approfondiva gli anni dell’infanzia e volava veloce su quelli della professione musicale.
Ciò detto, il libro è di piacevole lettura e non manca di momenti comunque interessanti; se però siete soprattutto appassionati di musica, rischiate di rimanerne non del tutto soddisfatti.
(Franco Zanetti)