Enzo Giannelli - EDOARDO VIANELLO, IL RE MIDA DELL’ESTATE - la recensione

Recensione del 15 mar 2010

Per banali ragioni anagrafiche sono un fan nativo di Edoardo Vianello: le mie migliori estati - quelle degli anni Sessanta - hanno avuto le sue canzoni come colonna sonora (anzi, uno dei miei ricordi più vividi di ragazzino è quello di un piccolo luna park della riviera adriatica e di una giostra dal cui altoparlante escono le note e le parole di “Il cicerone” - considerando che la canzone è del 1963, avevo dieci anni...).

Mi ha fatto dunque molto piacere poter leggere questa sua biografia pubblicata in veste lussuosa dalla Curcio (al libro sono allegati due Cd con 32 canzoni complessive; peccato che, di queste, solo una - "Canto d'amore di Homeide", dei Vianella, 1973 - sia nella versione originaria: le altre sono ri-registrazioni assai più recenti). Mi ha fatto meno piacere accorgermi che lo stile letterario in cui è narrata la storia professionale di Vianello ha ben poco della brillantezza e della frizzante allegria che caratterizza i maggiori successi dell’autore e interprete romano. Non che sia sgradevole, intendiamoci; ma è un po’ troppo scolastico, un po’ troppo “tradizionale”, mentre avrei gradito assai di più un tono discorsivo, scanzonato, e anche meno celebrativo. Meglio, da questo punto di vista (e forse non è un caso), le interviste (a Wilma Goich, Miranda Martino, Louiselle, Ennio Morricone, Pippo Baudo, Franco Migliacci) che chiudono il volume. Comunque: le storie ci sono, gli incontri significativi anche, i dettagli inediti per la gioia degli storiografi della canzone non mancano, e se non fosse per il costo davvero eccessivo il libro sarebbe raccomandabilissimo. Così, è solo consigliabile: ma con riserva. (fz)

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