Il volume di Milena Ferrante, però, non è l'ennesima biografia o l'ennesimo commento ai testi. E' un libro, simile a quello che l'autrice qualche anno fa ha curato sui Pearl Jam: quindi spazio alla lettura dell'immaginario della band (che occupa la maggior parte del testo scritto), alla storia (con una dettagliata cronografia), ma anche soprattutto all'iconografia, con copertine e chicche da ogni era.
Un lavoro curato, ottimo sia come primo volume sulla band per chi voglia approfondire, sia per i "completisti". Peccato che sia uscito poco prima di "Live at the Olympia" e che quindi si parli solo dei concerti di Dublino, ma non del loro - bellissimo - esito discografico.
(gs)