Chi queste cose ce le ha bene in memoria e ha deciso di raccontarle a tutti, mettendoci passione, emozione, dedizione, testardaggine e pignoleria (specie a detta dei giornalisti Riccardo Bertoncelli e Franco Zanetti che hanno seguito la stesura del libro), è il giornalista Enrico Casarini, che per la Coniglio editore ha pubblicato il volume “Insieme Mina Battisti - 1972: Il duetto a Teatro 10 e la fine del sogno italiano”.
Trecentosessantaquattro pagine scritte fitte, in piccolo, con delle note a fondo pagina immense, che potrebbero diventare dei piccoli volumi di approfondimento a parte, dove Casarini non descrive solo nel minimo dettaglio il duetto che cambiò la storia della televisione italiana, ma contestualizza ogni minimo avvenimento con interi capitoli dedicati alla politica, alla cronaca e alla realtà sociale di quell’anno, il 1972; racconta senza risparmiarsi commenti, interviste, testimonianze e precisazioni, dalla scenografia agli abiti di scena, dalle curiosità sugli autori e i registi alle vite, precedenti e future dei musicisti che accompagnarono il duetto.
Si respira anche un po’ di malinconia tra queste pagine, malinconia non per forza palesata dall’autore. Si ha a tratti la nostalgia di quando un semplice duetto televisivo poteva diventare un evento di contaminazione musicale a tutti gli effetti, a differenza di oggi, dove per la maggior parte delle volte gli artisti rispondono al richiamo del grande schermo unicamente per scopi promozionali e per apparizioni rapide e indolori.
Insomma, c’è tutto, a tratti troppo, in questo bel libro che sembra dover parlare solo di dieci minuti di televisione, ma alla fine risulta essere un vero e proprio saggio su un anno intero di musica e cultura.